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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2014 alle ore 11:51.
Sarà fondamentale procedere sulla strada dell'adozione di prassi di lavoro che facilitino la diffusione dell'efficienza, l'incremento della produttività e la corretta distribuzione delle risorse. Sotto questo profilo sono stati compiuti importanti passi avanti in concomitanza con l'avvento delle tecnologie informatiche e telematiche, la cui applicazione all'attività degli uffici ha comportato necessariamente l'impostazione di nuovi modelli organizzativi.
In questo senso, l'esperienza milanese rappresenta un esempio a cui guardare. Gli sforzi compiuti in questi anni per il miglioramento e la modernizzazione dell'organizzazione e del funzionamento del settore giudiziario, pur nella complessità della situazione (specie per le scoperture negli organici tra i magistrati e, soprattutto, nel personale amministrativo), stanno producendo alcuni effetti positivi riscontrabili, nei diversi settori, nei dati relativi alla capacità di smaltimento del contenzioso, alla durata dei procedimenti, alla significativa riduzione dei procedimenti pendenti o al contenimento del rilevante incremento del contenzioso sopravvenuto.
A tale impegno l'Ordine degli Avvocati di Milano ha preso parte con responsabilità e approccio propositivo, interagendo costantemente con gli altri soggetti della giurisdizione in merito ai problemi da affrontare e alle soluzioni da adottare.
È una modalità di lavoro innovativa, basata sulla condivisione degli obiettivi e sulla collaborazione paritetica tra i partecipanti ai progetti, che ha permesso di portare avanti nel 2013 importanti iniziative con il Tribunale e la Corte di Appello, specialmente nell'ambito dell'informatizzazione del processo: campo nel quale Milano, oltre ad essere stata la prima sede a consentire – nel 2006 – il deposito telematico con valore legale dei ricorsi per decreto ingiuntivo, è a tutt'oggi all'avanguardia ed è pronta ad affrontare l'appuntamento del prossimo 30 giugno, momento dal quale la legge fa decorrere l'obbligo del deposito telematico degli atti.
In questo contesto collaborativo e in un'ottica di sussidiarietà l'Ordine degli Avvocati ha fortemente creduto nel processo di informatizzazione della giustizia milanese investendo rilevanti risorse finanziarie, umane e tecnologiche, e attuando un'azione di supporto e di affiancamento degli studi legali e degli uffici competenti, soprattutto per quanto concerne la digitalizzazione degli atti giudiziari, il caricamento dei dati nel sistema informativo e lo svolgimento di attività formative e di aggiornamento.
La collaborazione con gli uffici giudiziari si è sviluppata anche all'interno delle Commissioni Miste, costituite sia presso il Tribunale che presso la Corte di Appello. In tali sedi avvocati, magistrati e cancellieri hanno potuto discutere e condividere idee per realizzare progetti e trovare soluzioni ai problemi, affrontare i profili organizzativi, le criticità tecniche, le difficoltà operative e tecnologiche.
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