Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2014 alle ore 06:43.

My24


Correzioni contabili a effetto ritardato sui nuovi prospetti del quadro RS di Unico 2014. La rettifica in bilancio di vecchi errori andrà, infatti, prevalentemente gestita nel modello dello scorso anno. È quanto si ricava dalla lettura combinata della circolare 31/E/2013 e dalle istruzioni all'ultima dichiarazione dei redditi.
I passaggi
Il documento di prassi consente di gestire fiscalmente gli errori commessi nella redazione dei bilanci. Nel caso di correzioni a favore del contribuente (rilevazione dei costi), la questione è come trattare la componente di reddito che si rileva a seguito della correzione dell'errore, tenendo conto della necessità di evitare una doppia tassazione e anche di rispettare la competenza economica. La soluzione dell'Agenzia si può sintetizzare così:
e si rileva la componente nel l'anno in cui emerge l'errore sterilizzandola in Unico con una variazione in aumento;
r si imputa la componente nel periodo di competenza;
t si riliquidano "internamente" i periodi d'imposta interessati dalle modifiche fino all'ultima dichiarazione emendabile;
u si presenta, infine, la dichiarazione correttiva.
Le correzioni potranno retroagire nel rispetto dei termini stabiliti dall'articolo 43 del Dpr 600/1973: in condizioni normali quindi nel 2014 si potrà emendare al massimo il 2009.
Il quadro RS di Unico 2014 presenta, però, un prospetto (quadro di sintesi) idoneo a monitorare, periodo per periodo, le riliquidazioni delle dichiarazioni già presentate fino alla correttiva ufficiale. Tuttavia, nel caso di correzione di errori che impattano nel bilancio 2013, bisognerà emendare la dichiarazione presentata a settembre dello scorso anno (Unico 2013 per il 2012) e non quella relativa all'annualità interessata dalla correzione contabile (Unico 2014 per il 2013).
Il caso pratico
Proviamo a vedere meglio con un esempio. Una Srl contabilizza nel 2013 una fattura attinente a costi non imputati e di competenza del 2011. Di seguito i passaggi da seguire.
- Riliquidazione "interna" (ossia senza invio telematico) della dichiarazione 2011 per computare i maggiori oneri. Emerge un credito Ires da riportare a nuovo.
- Ripresentazione telematica del modello Unico 2013 con indicazione del nuovo credito riportato dal 2011. Il 2012 è al momento l'ultima annualità emendabile in base ai termini previsti dall'articolo 2, comma 8-bis, del Dpr 322/1998 (la correttiva a favore va inviata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d'imposta successivo).
- Il credito confluisce in Unico 2014. Nel quadro RF della stessa dichiarazione va operata una variazione in aumento per evitare che lo stesso costo venga dedotto due volte: nella riliquidazione della dichiarazione 2011 e nel periodo di imputazione contabile.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi