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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2010 alle ore 18:31.
Adesso, se ancora ve ne fosse stato bisogno, esiste una prova in più che di Turchia non ce n'è una sola. Mentre il primo ministro Erdogan si lascia andare a considerazioni sorprendenti per la tradizionale moderazione di Ankara («Hamas non è un'organizzazione terrorista»), l'imam Fethullah Gülen, che risiede negli Stati Uniti ma è considerato il più autorevole leader religioso turco ha criticato l'operazione condotta dalla Freedom Flotilla.
Nella prima intervista in territorio americano Gülen - nato nel 1941 e di fatto esiliato negli Usa da quando, nel 1999, è stato accusato dalle autorità di Ankara di avere lavorato per la creazione uno stato islamico nella Turchia secolarizzata - ha detto di avere seguito in televisione le immagini del blitz della marina israeliana. «Ho visto scene brutte e credo - scrive il Wall Street Journal - che l'atteggiamento degli organizzatori turchi della spedizione, evitare di trovare un accordo con Israele prima di cercare di consegnare il carico di aiuti a Gaza, sia stato un segnale di sfida alle autorità, che non porterà buoni frutti».
Parole che stridono con l'accoglienza da eroi riservata in Turchia ai componenti della flotta umanitaria, rientrati dopo due giorni di detenzione in Israele. Lo stesso primo ministro turco Erdogan ha definito l'azione militare israeliana «un errore storico».
Gülen, che è imam dall'età di 17 anni, è un maestro sufi e predica la nonviolenza oltre che il dialogo tra occidente e islam, ha anche detto di avere sentito nominare per la prima volta l'Ihh, la Ong di ispirazione islamica con base a Istambul attiva in più di 100 paesi e capofila dell'organizzazione della Freedom flottilla. «Non è semplice dire se siano politicizzati o no». L'imam ha ribadito il ruolo primario delle Nazioni Unite in materia e ha anche aggiunto che quando un'organizzazione umanitaria legata al suo movimento aveva chiesto di potere aiutare gli abitanti della striscia di Gaza, lui stesso aveva suggerito che si procurassero il benestare di Israele prima di agire.
Sull'altro versante, il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato oggi in un intervento alla televisione che Hamas, il movimento islamico palestinese, non è un gruppo terrorista. «Hamas ha dei resistenti che lottano per difendere la loro terra. Hanno vinto una elezione», ha dichiarato Erdogan a Konya, nel centro della Turchia. «Io l'ho detto anche ai responsabili americani. Non considero Hamas una organizzazione terrorista. Penso la stessa cosa oggi. Difendono la loro terra», ha aggiunto.