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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2010 alle ore 17:05.
Il Papa, nella sua prima cerimonia a Cipro, non ha risposto in pubblico all'appello che gli ha rivolto l'arcivescovo ortodosso Chrysostomos II perché cooperi attivamente con i greco-ciprioti per porre fine all'occupazione turca di una parte dell'isola. Ha invece lanciato un'esortazione per l'ecumenismo tra i cristiani. Il luogo dov' è avvenuta la cerimonia è carico di simboli. A Paphos, dove il papa è sbarcato oggi, approdò nel lontano 45 San Paolo.
Da qui partì la diffusione del Vangelo. San Paolo arrivò a Cipro accompagnato da Barnaba, nel primo viaggio apostolico per predicare la parola di Cristo. L'apostolo delle genti riuscì perfino a convertire il proconsole romano, Sergio Paolo. «Fu quindi da questo posto - ha rimarcato il pontefice - che il messaggio del Vangelo cominciò a diffondersi in tutto l'impero, e la Chiesa, fondata sulla predicazione apostolica, fu capace di piantare radici in tutto il mondo fino ad allora conosciuto», ha osservato Benedetto XVI parlando nell'area archeologica di Paphos, dove sorge anche la chiesa di Aghia Kiriaki Chrysopolitissa, risalente al XIII secolo ed oggi aperta al culto di tutte le comunità cristiane«. Sul palco, oltre al Papa e al capo della Chiesa greco-ortodossa di Cipro, anche una dozzina di metropoliti del Santo Sinodo locali. Attorno alle rovine, una folla di alcune centinaia di fedeli ortodossi e cattolici in festa. «Oggi - ha osservato il Papa - dobbiamo essere grati al Signore, il quale, mediante il suo Spirito, che ci ha condotto, specie negli ultimi decenni, a riscoprire la ricca eredità apostolica condivisa da Oriente e da Occidente, e, mediante un dialogo paziente e sincero, a trovare le vie per riavvicinarci l'un l'altro, superando le controversie del passato e guardando a un futuro migliore».
Il saluto in greco: la pace sia con voi. Dopo aver ricevuto l'omaggio di una decina di monaci e monache all'interno della chiesa di Kato Paphos, il Papa è uscito sul sagrato e ha salutato i fedeli rivolgendosi loro in greco. la lingua parlata a Cipro. Ha detto: «Saluti. La pace sia con voi. È una gioia essere qui con voi oggi». Quindi ha cominciato a parlare l'arcivescovo Chrisostomos II il cui discorso è stato tradotto quasi simultaneamente in italiano. Il Papa, entrato nella chiesa, si è fermato in preghiera per un paio di minuti davanti alle antiche icone che vi sono conservate davanti all'altare. Uscendo dalla antica chiesa della «Santissima Signora Ricoperta d'Oro» di Paphos, per raggiungere l'auto che lo attendeva per portarlo a Nicosia, il Papa ha costeggiato una transenna dietro la quale erano assiepati i fedeli del Patriarcato Latino. In due punti diversi del percorso, alcuni bambini hanno scavalcato la protezione, tollerati dagli uomini della sicurezza, e sono riusciti ad avvicinarsi. Benedetto XVI se li è così trovati davanti e con gioia ha potuto salutarli.