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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2010 alle ore 18:01.
Un anno e mezzo di lavoro e diecimila euro di investimento e oggi, finalmente, la presentazione ufficiale nella sede romana dell'associazione stampa estera. Nasce così, per iniziativa di un gruppo di giornalisti stranieri in collaborazione con alcuni colleghi italiani, Web Tv immigration, la prima web tv indipendente dedicata esclusivamente al tema dell'immigrazione.
«Siamo tutti stranieri - spiega al Sole24ore.com la direttrice Sanja Mihaljinac - e abbiamo sperimentato sulla nostra pelle gli aspetti positivi e negativi legati al fenomeno dell'immigrazione in Italia. Il messaggio che vogliamo lanciare è che l'Italia non è un paese xenofobo, ma una nazione che sa accogliere perché viviamo l'assurdità di doverci ricordare che l'immigrato è un essere umano». Accanto a lei, ci sono altri dieci colleghi (4 italiani e 6 stranieri) che lavorano a produrre il materiale disponibile sul sito web della televisione.
La nuova tv ha comunque trovato un sostegno bipartisan tra i politici. «Questa iniziativa - sottolinea Livia Turco (Pd) - rappresenta un tassello importante per l'Italia della convivenza che dobbiamo costruire. Un'Italia che in parte già esiste nelle scuole, nei reparti di maternità, ma che siamo in dovere di rafforzare». Gli immigrati, aggiunge Giuseppe Lumia, vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, «sono una risorsa, le mafie il vero problema».
Insomma, nessuna divisione tra i poli attorno alla web tv. Che è nata grazie all'autofinanziamento degli stessi promotori. «Finora - aggiunge Mihaljinac - abbiamo speso solo per il sito web 10mila euro divisi tra i cinque soci dell'iniziativa ma adesso stiamo cercando di ottenere un finanziamento dalla Ue che ha lanciato un progetto sul ruolo dei media nell'integrazione degli immigrati».
L'obiettivo è chiaro: ribaltare l'immagine di un paese che spesso, al di là dei confini nazionali, è visto come poco ospitale verso gli immigrati. «L'immagine dell'Italia all'estero - chiarisce ancora Mihaljinac - non è proprio negativa, ma chi guarda le tv italiane o legge i giornali ha spesso l'impressione che gli immigrati qui non siano benvenuti. Il problema - prosegue - è che spesso il giornalista immigrato o l'immigrato che investe denaro pulito non riceve un trattamento diverso rispetto a chi arriva in Italia su un barcone. Noi vogliamo promuovere un'immagine diversa e corretta».