House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Berlusconi accelera sulle intercettazioni. E il Pdl annuncia: via libera entro l'estate

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2010 alle ore 16:53.

Non ci saranno slittamenti nell'approvazione del ddl intercettazioni che il premier Silvlio Berlusconi vuole portare a casa entro l'estate. Ad assicurarlo è lo stesso premier che, in una lunga intervista pubblicata dal settimanale Oggi, fissa una precisa dead line per il provvedimento. Inviando un messaggio, nemmeno troppo velato, al presidente della Camera al quale Berlusconi chiede di sospendere le provocazioni quotidiane. Ma il suo esordio è tutto dedicato alle intercettazioni, il cui iter accelerato è stato confermato anche dall'incontro convocato a Palazzo Grazioli tra il premier e lo stato maggiore del Pdl.

Dal tavolo è infatti emersa la volontà di chiudere la partita prima della pausa estiva come spiegano al termine del vertice i due coordinatori del Pdl. «Abbiamo messo a punto un calendario che consenta di approvare prima della pausa estiva il ddl intercettazioni, la riforma dell'università e ovviamente la manovra economica» spiega Denis Verdini, il quale puntualizza che il calendario predisposto dal Pdl tiene conto anche di «una quarta lettura al Senato» nel caso in cui il testo venisse modificato alla Camera. Insomma, il Pdl si prepara a uno sprint estivo. «Abbiamo discusso del calendario parlamentare e c'è la disponibilità del Pdl a lavorare fino alla prima settimana di agosto - aggiunge Ignazio La Russa -. Lavoreremo in modo serrato per vedere dove si arriva sulle priorità che sono manovra, ddl intercettazioni e riforma dell'università»

Sulle intercettazioni, quindi, avanti tutta. Come il Cavaliere aveva anticipato stama ne al settimanale "Oggi"«So per certo che la stragrande maggioranza degli italiani è d'accordo con me sull'assoluta necessità della legge sulle intercettazioni - spiega Berlusconi - tant'è vero che quando ne parlo in pubblico, raccolgo solo applausi di consenso e di incoraggiamento per andare avanti fino all'approvazione definitiva, che ormai è in dirittura d'arrivo. Quando la legge sarà approvata il nostro Paese sarà davvero più europeo, più civile e più moderno».

Per Berlusconi bisogna imprimere un'accelerazione per salvaguardare il diritto alla riservatezza. «Il mio obiettivo - prosegue - è porre fine a un sistema di abusi che in tanti anni ha di fatto cancellato il nostro diritto alla privacy. Questa situazione è purtroppo il portato di una cultura giustizialista che accomuna una piccola lobby di pm politicizzati e la lobby dei giornalisti che invece di fare le inchieste sul campo preferiscono fare del "copia e incolla" sui fascicoli delle procure che contengono le intercettazioni, anche quelle dove emergono solo fatti privati».

L’articolo continua sotto

Una maggioranza nervosa dovrebbe ascoltare i consigli del Colle

L'intervento del presidente della Repubblica va interpretato come un aiuto al governo e al

Asse Bossi-Fini sulle intercettazioni, Berlusconi all'angolo (Ansa)

Asse Bossi-Fini sulle intercettazioni, Berlusconi all'angolo

Dopo Fini, Bossi. Il leader della Lega passa dalle parole ai fatti e, dopo l'apertura di mercoledì

Berlusconi apre sui tempi del ddl intercettazioni. Bossi fa un assist ai finiani

Non è la resa incondizionata ai finiani che non vogliono forzature sul ddl intercettazioni. Ma è

Il premier Silvio Berlusconi. Mag 19, 2010. (CORBIS/EPA/CLAUDIO ONORATI)

Tags Correlati: Camera dei deputati | Carlo De Benedetti | Cavaliere | Denis Verdini | Gianfranco Fini | Ignazio La Russa | Lega | Marina Silvio | Pd | PDL | Senato | Silvlio Berlusconi | Tutela dei diritti | Veronica Lario

 

Poi una frecciata al presidente della Camera. Che ieri era tornato ad attaccare la Lega e le sue aspirazioni separatiste violando di fatto la "pax" siglata solo qualche giorno fa con il leader del Carroccio proprio sul ddl intercettazioni. «"Fare la pace con Fini? Per fare la pace, prima ci deve essere una guerra. Io non sono mai stato in guerra con nessuno, e litigare é cosa estranea al mio dna. Anzi, dico sempre che mi faccio concavo o convesso a seconda dell'interlocutore, pur di far sempre prevalere il dialogo, il confronto amichevole. Questo vale anche per i rapporti con il presidente della Camera».

Al cofondatore del Pdl il premier ricorda quindi che «in un grande partito può accadere che vi siano opinioni diverse». Poi però, chiarisce, «si vota e alla fine la decisione che raccoglie il maggior numero di voti deve valere per tutti. Fini non ha mai contestato questa regola, che nel Pdl è in vigore fin dal primo giorno, tanto è vero che io stesso ho dovuto subirla in diverse occasioni». Dunque, rimarca con forza il Cavaliere, «se si stabilisce questo metodo democratico, senza strappi, senza inutili provocazioni quotidiane, senza uno stillicidio di polemiche continue, allora potremo portare a compimento con successo quella felice intuizione che oltre dieci anni fa discussi con l'indimenticabile Tatarella (la costruzione di un grande partito della destra, ndr)».

Nella lunga analisi consegnata al settimanale, il premier si sofferma anche sui sui rapporti con la stampa e si scaglia soprattutto contro l'editore del gruppo L'Espresso. «Osservo che Carlo De Benedetti, per quanto attiene alla politica, si era iscritto come numero uno al Partito democratico. Ora dice che il Pd lo ha deluso e sostiene che i suoi dirigenti non valgono nulla. Eppure i suoi giornali continuano ad appoggiare la sinistra post-comunista e a rovesciarmi addosso, tutti i giorni, di tutto e di più».

Infine una precisazione sul futuro dei tre figli avuti da Veronica Lario. «Il gruppo che ho fondato comprende una serie di attività molto diversificate, e sono certo che strada facendo Barbara, Eleonora e Luigi potranno inserirsi e trovare una collocazione attiva, di responsabilità vera e di piena soddisfazione, come è già stato per Marina e Pier Silvio. In questo, penso di essere un padre giusto ed equanime»

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da