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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2010 alle ore 14:51.
Dati in chiaroscuro dal mercato del lavoro americano. A giugno il tasso di disoccupazione ha segnato un inatteso calo, al 9,5 per cento contro il 9,7 per cento del mese precedente. Ma allo stesso tempo a riflesso del venir meno di 225 mila posizioni temporanee che erano state create per un censimento nazionale, complessivamente sono stati persi 125 mila posti di lavoro, più del previsto. Nel solo settore privato sono stati creati 83 mila nuovi posti, in miglioramento rispetto a maggio ma meno dei 112 mila attesi in media dagli analisti.
Peraltro nasconde dinamiche negative anche il calo del tasso di disoccupazione: tornano infatti ad aumentare colore che, scoraggiati dalle difficoltà rinunciano a cercare un impiego. E in questo modo non vengono più calcolati tra i disoccupati a livello statistico, ma tra i non attivi: ne sono stati contati 652 mila in più. In media su giugno gli analisti prevedevano una dinamica opposta, e quindi una disoccupazione in aumento al 9,8 per cento con circa 110 mila posti complessivamente persi, incluso l'effetto della fine del censimento nazionale.
Le Borse europee consolidano i rialzi dopo i buoni dati macroeconomici americani che hanno visto il tasso di disoccupazione Usa scendere a giugno al 9,5%. L'indice Dj Stoxx 600, che sintetizza l'andamento dei principali listini del Vecchio Continente, sale dello 0,9%.Parigi guadagna lo 0,9%, Madrid l'1,8%, Milano e Amsterdam l'1 per cento. L'euro riconquista quota 1,26 dollari,arrivando a toccare un massimo intraday di 1,2611 dollari prima di assestarsi a 1,2588 dollari.