House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

I paletti di Bossi: «Se Fini va via non si torna a votare»

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2010 alle ore 17:52.

«Se ci sarà una divaricazione della maggioranza io comunque sono sereno perché i numeri sono abbondanti». Parola del premier Silvio Berlusconi che ostenta sicurezza parlando alla Farnesina davanti agli ambasciatori. Cui ricorda che è stata votata «la fiducia sulla manovra» e che comunque il governo «è saldo». Quanto al delicatissimo tema del ddl intercettazioni, il Cavaliere ammette che «la legge è stata massacrata da tutti gli interventi e io sono addirittura tentato di ritirarla. Stiamo a lavorare delle notti, abbiamo mandato fuori un bel cavallo e viene fuori un ippopotamo».

Poi il presidente del Consiglio torna sulle sue traversie giudiziarie. «Io sono da 16 anni perseguitato da giudici su fatti che, ho giurato sulla testa dei miei figli, non ho mai commesso e neppure conosciuti. Resistere a una cosa del genere per responsabilità verso cittadini è una cosa anomala e per certi versi eroica». Quindi volge lo sguardo all'attualità, in particolare a quel federalismo evocato poche ore prima dal leader del Carroccio, Umberto Bossi, «Con il federalismo fiscale sarà possibile una più stringente lotta all'evasione e il gettito più forte potrà essere utilizzato per alleggerire la pressione delle tasse».

Rispondendo ai giornalisti in Transatlantico il numero uno del Carroccio aveva poco prima escluso l'ipotesi di elezioni anticipate (vai al Punto di Stefano Folli) in caso di divorzio tra i due cofondatori del Pdl. «Se non si incontrano, se non si trovano vuol dire che non vogliono trovarsi». Dunque, aggiunge Bossi, «ognuno andrà per la sua strada».

Tuttavia il numero uno del Carroccio aveva sgombrato il campo dal rischio di una fine anticipata della legislatura. Se ci dovesse essere tra i due cofondatori del Pdl una rottura definitiva, secondo Bossi infatti, «non vuol dire che si va ad elezioni». Sono sicuro, rimarca a più riprese, «che non si va a elezioni, voglio fare prima il federalismo. Il federalismo è la carta che garantisce che non si vada ad elezioni». Quindi il ministro delle Riforme aveva tracciato la sua road map. «Domani a mezzogiorno, presso il ministero, si comincia a scrivere una nuova pagina del federalismo» con i prossimi decreti attuativi. «Ma la strada - aggiunge - è ancora tanta». Quanto alla richiesta di dimissioni di Denis Verdini avanzata dal finiano Italo Bocchino, il leader lumbard si era limitato a ribadire che il presidente di Generazione Italia «ripete quello che ha detto Fini. È normale».

L’articolo continua sotto

Verso la resa dei conti tra Berlusconi e Fini. Il Cavaliere: dopo la manovra i fuochi di artificio

Con Giacomo Caliendo siamo al quarto sottosegretario del Pdl finito in un'inchiesta in pochi mesi -

Bossi: «Per il federalismo bastiamo io e Berlusconi»

«Berlusconi non farà mancare i voti necessari al federalismo, del resto Lega e Berlusconi sono

Bossi risponde a Fini: 10 milioni di persone pronte a battersi per la Padania

«Ci sono grosso modo 10 milioni di persone disposte a battersi per la Padania, vuol dire che

IL PUNTO / Voto anticipato? Prima la riforma elettorale (di Stefano Folli)

Tags Correlati: Denis Verdini | Elezioni | Farnesina | Giacomo Caliendo | Giafranco Fini | Gianfranco Fini | Gisutizia | Italo Bocchino | Lega | PDL | Silvio Berlusconi | Umberto Bossi

 

Poi era tornato sulle inchieste che stanno investendo i vertici del Pdl e della maggioranza. «Queste sono le uniche cose che fanno paura - chiarisce ancora Bossi -, le altre cose si risolveranno». Ma quando gli si chiede se il sottosegretario alla Gisutizia, Giacomo Caliendo, indagato per violazione della legge Anselmi nell'ambito dell'inchiesta sulla P3, debba dimettersi, Bossi taglia corto. «Non dico niente».

Il presidente della Camera Gianfranco Fini dice però che vuole onorare l'impegno politico preso con il Pdl è «l'unica via per evitare che una deflagrazione senza senso si porti via, tra le macerie di un partito e di una esperienza di governo, la credibilità del centrodestra, prima di tutto nella testa e nel cuore di quanti ci hanno seguito e dato il mandato di rappresentarli. Non ci sarebbero nè vinti nè vincitori, alla fine della mattanza». Lo ha affermato in un colloquio con il Foglio in edicola giovedì mattina. «Quando dico che si deve chiudere una pagina conflittuale e aprirne una nuova, non faccio appello ai sentimenti, di cui non nego l'esistenza e che hanno la loro importanza per molti di noi; non esibisco né chiedo ipocrisie, faccio invece appello alla ragione, ai fatti, all'analisi politica e alle basi pubbliche e discorsive, intessute di dialogo e di capacità di riflessione comune, di qualunque possibile fiducia tra diverse leadership».

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da