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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2010 alle ore 18:08.
Sabato 31 luglio sul Sole 24 Ore si conclude la pubblicazione del testo e della guida alla lettura al nuovo codice della strada. Il Sole 24 Ore del Lunedì 2 agosto pubblicherà invece un dossier di 6 pagine, più 6 pagine estraibili, con gli approfondimenti, le decurtazioni dei punti alla patente e le sanzioni modificate.
Con gli italiani che stanno per partire con il nuovo codice della strada appena approvato, il Tar del Lazio ha sospeso il decreto che ha disposto l'aumento dei pedaggi autostradali. Da oggi sono già in vigore le nuove norme. Tutto pronto intanto per il primo fine settimana da 'bollino nero' sulle autostrade e sulle strade italiane: quella che scatta domani è la prima delle due giornate di grande esodo estivo in cui il traffico si prevede intensissimo per le partenze degli italiani verso le località di villeggiatura. Nel fine settimana si sposteranno circa 13 milioni di italiani, di cui 5 milioni solo per trascorrere lontano dalla città il weekend. Bisogna controllare l'auto prima di partire e la mappa della viabilità con i cantieri aperti o armarsi di un buon navigatore per orientarsi tra turor e autovelox.
Aumenti bloccati. I giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi presentati contro l'aumento dei pedaggi in 9 barriere autostradali del territorio romano presentati dalla provincia di Roma, supportata da 41 comuni del territorio provinciale, della provincia di Rieti, di Pescara e dal Codacons. La decisione del Tar di sospendere il provvedimento che ha disposto l'aumento dei pedaggi autostradali a partire dallo scorso primo luglio è un principio valido per l'intero territorio nazionale.
I giudici, infatti, hanno sospeso l'efficacia del decreto con il quale il presidente del Consiglio, il 25 giugno scorso, facendo seguito a quanto previsto dalla manovra finanziaria, aveva individuato le stazioni da rendere a pagamento nel sistema autostradale italiano. E scatta subito la polemica, con il viceministro ai Trasporti, Roberto Castelli, a sostenere che «la sentenza del Tar è l'ennesima dimostrazione del caos che regna in un paese in cui chiunque può bloccare le decisioni del governo». Cantano vittoria invece le associazioni dei consumatori, che chiedono il risarcimento per i cittadini che hanno dovuto pagare gli aumenti a partire dal primo luglio, e gli amministratori locali laziali, come il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, secondo cui la decisione del Tar è «un segnale importante» e la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che interpreta la decisione come «una vittoria per i pendolari». L'aumento dei pedaggi scattato il primo luglio, come previsto dalla manovra, vale 83 milioni di euro nel 2010 e 200 milioni nel 2011, secondo quanto riferito dal presidente dell'Anas, Pietro Ciucci.