Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2010 alle ore 16:25.
Berlusconi rischia di diventare "un'anatra zoppa" e c'è chi lo vede come "un morto che cammina": le espressioni della stampa anglosassone sono colorite, la suspense sulle sorti del governo italiano dopo la rottura con Gianfranco Fini è dilagata oltreconfine.
È il Times di Londra che proclama Silvio Berlusconi "dead man walking", condannato a morte: dopo il rifiuto di Pier Ferdinando Casini di aiutare il governo, il premier sta "disperatamente cercando nuovi alleati" e l'Italia è sempre più in subbuglio.
"Ribelli mettono in dubbio il destino del primo ministro italiano" titola il Financial Times. Il corrispondente Guy Dinmore applica al capo del governo italiano l'espressione "anatra zoppa", di solito usata per i presidenti Usa il cui partito perde le elezioni a metà mandato. Un voto contro Giacomo Caliendo farebbe diventare Berlusconi "a lame duck". In sostanza, qualora il sottosegretario sotto inchiesta fosse sfiduciato, il premier non sarebbe più in grado di esercitare il potere come prima. Sarà un "test" per la fiducia di Berlusconi di poter sopravvivere alla defezione dei finiani, nota il Ft. Il quotidiano non tralascia di dire che, secondo fonti politiche, Berlusconi si è imbarcato in una spedizione di "shopping" nel tentativo di attirare dalla sua parte parlamentari centristi con promesse di posti di governo. A riprova dell'attenzione con cui sono seguite all'estero le vicende italiane, nel week-end il Financial Times aveva pubblicato un ampio pezzo e un editoriale intitolato «E tu, Gianfanco?» nel quale paragonava Berlusconi a Cesare e Fini a Bruto.
Toni molto più lievi quelli del Daily Mail e del Telegraph: "Berlusconi si svaga dalla crisi con un party per deputate". Sarà pure sull'orlo del disfacimento politico, ma Silvio Berlusconi – si legge - sa bene cosa fare di fronte a una crisi: invita un gruppo di deputate a casa sua. «L'ex cantante da crociera» ha intrattenuto le ospiti nel castello di Tor Crescenza con canzoni francesi e un "leggero buffet" .
Per il quotidiano spagnolo El Pais c'è poco da scherzare. Un editoriale dal titolo "Una brutta faccenda" osserva che con l'espulsione di Fini, Berlusconi pregiudica il proprio governo e la propria leadership personale. «La politica italiana torna allo scenario di maggioranze precarie e instabilità governativa, assai poco consigliabile in situazioni di convulsione economica». Rifiutando la mano tesa di Fini, scrive El Pais, il Cavaliere «si è inflitto un doppio danno». Nell'immediato, il suo governo «perderà capacità di manovra» per imporre i suoi progetti legislativi senza necessità di negoziarli. Ma quello che è più grave e questo: si è incrinata la formula su cui ha basato la sua leadership, quella di «uomo provvidenziale e carismatico, capace si imporsi su partiti e fazioni e ottenere obbedienza».