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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2010 alle ore 16:00.
Futuro e Libertà per l'Italia tocca quota dieci al Senato, ossia la cifra che consente la formazione di un gruppo. I finiani che hanno deciso di aderire sono: Baldassarri, Viespoli, Germontani, Digilio, Pontone, Valditara, Menardi, Saia e De Angelis. Confermata anche l'adesione di Barbara Contini. Capogruppo provvisorio, fino a settembre, sarà Mario Baldassarri. Entro stasera, ha spiegato il senatore Saia, dovrebbero essere completate tutte le procedure. Esce dal Pdl anche Musso, ma per iscriversi al gruppo misto.
Mercoledì prossimo alle 17 la Camera voterà la mozione di sfiducia dell'opposizione nei confronti del sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo. Questa la decisione della conferenza dei capigruppo di Montecitorio che si è riunita nel pomeriggio.
Giacomo Caliendo, coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P3. Il voto sulla mozione di sfiducia rappresenta anche un test dei rapporti tra i "finiani" e il resto del Pdl. Caliendo ha già annunciato che non intende dimettersi e ha difeso la correttezza del proprio operato.
La decisione di inserire ora nel calendario della Camera la mozione di sfiducia a Caliendo (che in realtà é un invito a ritirare le deleghe, non essendo prevista la sfiducia individuale nei confronti di un sottosegretario) é stata stigmatizzata dal capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, secondo il quale é inaccettabile. Intanto, come ha fatto sapere il capogruppo di Futuro e libertà (i finiani), Giorgio Conte, domani ci saranno colloqui con l'Udc per valutare insieme la questione ed eventualmente l'atteggiamento da prendere al momento del voto.
Per Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, la mozione di sfiducia nei confronti di Giacomo Caliendo rappresenta il momento in cui i finiani dovranno dimostrare di essere veramente dalla parte della legalità, altrimenti faranno la figura di chi «lancia il sasso e poi nasconde la mano». Di Pietro fa sapere che «l'Italia dei Valori voterà per la sfiducia senza se e senza ma».
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