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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2010 alle ore 16:28.
Gianfranco Fini decide le vie legali contro Il Giornale di Vittorio Feltri. «Per aver pubblicato negli ultimi giorni una serie di notizie false e diffamatorie riguardo alla cessione da parte di Alleanza nazionale di un immobile ubicato a Montecarlo». Lo dichiara il portavoce del presidente della Camera, Fabrizio Alfano, precisando che l'incarico va all'avvocato Giulia Bongiorno. L'appartamento è stato lasciato ad An dalla contessa Anna Maria Colleoni.
E, secondo quanto pubblicato da Il Giornale, «sarebbe poi stato venduto per 67mila euro alla società off shore Printemps Ltd con sede nel paradiso fiscale delle isole di Saint Lucia ai Caraibi, che l'avrebbe poi rivenduto a un'altra società off shore, la Timara Ltd per 330mila euro, con un altro passaggio su una terza società off-shore, la Janson». L'appartamento, sempre secondo il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, sarebbe ora abitato da Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, la compagna di Gianfranco Fini.
La vicenda arriva alle cronache de Il Giornale il 28 luglio. Da quella data è un'escalation di notizie, interviste, prese di posizione da parte di ex esponenti di An, finiani e non. E non ne parla più solo Il Giornale. La questione è rilanciata anche da Libero. Se ne occupano pure Il Corriere della Sera e La Repubblica e, ovviamente, tele e radio giornali.
Ora arriva la scelta del presidente della Camera di adire le vie legali. «Il presidente Fini non è titolare dell'appartamento, e non sono a lui riconducibili le società che hanno acquistato l'immobile», dice il comunicato del suo portavoce. «Del pari - prosegue la nota - è falsa la notizia relativa alla cifra versata quale corrispettivo». Sarà l'Autorità Giudiziaria, sottolinea Fabrizio Alfano «ad acclarare la totale infondatezza di quanto divulgato e ad accertare la condotta diffamatoria».
Il voto sulla mozione di sfiducia a Giacomo Caliendo, presentata dalle opposizione, è vicino. E Gianfranco Fini sul caso ha precisato di avere «le idee chiarissime». La decisione dell'ufficio di presidenza Pdl di deferire ai probiviri i tre finiani è legata a dichiarazioni su inchieste in corso. La 'questione morale', il diverso modo di intenderla, è stata la ragione della rottura dei rapporti tra Berlusconi e l'ex leader di An, la miccia che ha fatto implodere il Pdl nella versione che conoscevamo. L'inchiesta condotta da Il Giornale è quantomeno fastidiosa in un momento come questo per il presidente della Camera. Anche per i toni che ha assunto, da battaglia mediatica senza esclusione di colpi. Nella quale il quotidiano diretto da Vittorio Feltri attacca pure Il Corriere della Sera e La Repubblica, rei a suo avviso, il primo, di «chiedere spiegazioni» con «interviste compiacenti» al «cocco dell'establishment» e, il secondo, «di aver fatto dell'uomo che presiede la Camera la bandiera attorno a cui riunire la grande accozzaglia antiberlusconiana».