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Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2010 alle ore 16:40.
I cari, vecchi temporali continentali dell'era pre-riscaldamento globale avevano dato pure il nome al movimento romantico dello Sturm und drang, tempesta e impeto. Ora però per l'Europa centrale quelle estati fresche, interrotte da temporali brevi e violenti, sono solo un lontano ricordo, sostituito nella realtà da una sorta di monsoni, precipitazioni intense e prolungate che provocano danni e vittime e fanno assomigliare le pianure tedesche a quelle dell'India.
Se poi ci si mettono anche i climatologi a dire che i primi sei mesi del 2010 hanno registrato un caldo record, ecco spiegato il perché la funzionale ed efficiente amministrazione comunale di Berlino, guidata dal sindaco Klaus Wowereit, ha iniziato a riflettere sulla possibilità che il clima cittadino si stia davvero tropicalizzando. E per adeguarsi, si sono detti, sarà anche il caso di cambiare gli alberi pre-riscaldamento con quelli tipici del sud.
Se i tigli autoctoni si ingialliscono per il troppo caldo e i tipici castagni soffrono l'eccessiva acqua, allora via con gli alberi di Giuda e le querce Daimyo, che crescono in Europa meridionale e in Asia, magari da mettere al posto dei celebri tigli del viale che conduce alla porta di Brandeburgo o delle piante del "Parlamento degli alberi" lungo il Muro di Berlino.
Il progetto di sostituzione, comunque, è ancora allo stadio pilota: «Stiamo cercando di trovare delle alternative ai nostri alberi – ha commentato Matthias Zander della facoltà di agricoltura e orticoltura della Humboldt University – il fatto è che condizioni meteo estreme stanndo diventando molto, molto comuni. E se un albero si indebolisce non riesce a difendersi dagli attacchi dei parassiti e dall'inquinamento, né a produrre ossigeno e a mantenere l'umidità dell'aria».
L'università, intanto, ha piantato 56 diverse specie di alberi provenienti da diverse regioni del mondo nelle periferie sud di Berlino, per capire quali si adattano meglio al nuovo clima tedesco. Ci sono magnolie, alberi di Giuda, frassini e maclure pomifere, che ora dovranno adattarsi non tanto al nuovo caldo estivo, ma ai rigidissimi inverni della città. I più critici immaginano già che l'Unter den Linden sarà trasformato in una specie di Sunset Boulevard di palme, e pensano con preoccupazione a queli strani ibridi come le palme sul lungo Senna di Parigi, in grandi vasi sulle spiage urbane.