Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2010 alle ore 15:53.
Giornata di avvicinamento e di corteggiamenti. Tra Berlusconi e Fini. Con Cicchitto che fa da paciere con i senatori finiani. Con il Cavaliere che si dice pronto e disponibile a ricucire a patto che prevalga lo spirito costruttivo. E con i finiani che salutano positivamente il nuovo clima, sempreché si interrompano le campagne mediatiche contro il presidente della Camera. Questo mentre Bossi continua a incitare al voto al voto. Di Pietro che apre per la prima volta a un governo tecnico. E Bersani che invita gli alleati a essere pronti e a fare fronte unico. E' il quadro sintetico di questa caldissima giornata politica agostana.
Berlusconi apre ai finiani. Fedeltà al mandato degli elettori e «spirito costruttivo», quale quello dimostrato nelle dichiarazioni «di alcuni senatori del centrodestra». Sono queste, secondo Silvio Berlusconi, le condizioni per «ritrovare l'unità» nel Pdl con la pattuglia finaina. «Se vi sarà questo spirito costruttivo contenuto nelle dichiarazioni di alcuni senatori del centrodestra, che accolgo con grande soddisfazione e disponibilità - sottolinea il premier - sarà certamente possibile ritrovare quell'unità che, ove mancasse, non potrebbe che portare a scelte dolorose e definitive».
I finiani: basta attacchi mediatici. «La disponibilità del presidente del Consiglio a ricercare una nuova unità del centrodestra nel rispetto del programma che ci vincola con gli elettori è un segnale positivo. Auspichiamo che questo segnale serva a recuperare un clima di reciproco rispetto tra istituzioni che vanno valorizzate e non dimissionate con richieste peraltro irricevibili». E' quanto dichiarano in una nota Italo Bocchino, Silvano Moffa e Pasquale Viespoli di "Futuro e libertà per l'Italia" chiedendo inoltre che «si blocchi l'aggressione quotidiana nei confronti di Fini e si esca da questa fase di esasperato conflitto».
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, manda segnali di pace ai finiani del Senato. Che oggi hanno anche diffuso una nota distensiva in cui auspicano che il confronto tra le due sponde del partito torni sui contenuti. «Agosto - scrivono - è il mese delle polemiche sterili e dannose. Settembre deve essere il mese della responsabilità e dei fatti concreti, nell'interesse del paese». E Cicchitto mostra di gradire il messaggio. «Ha un carattere costruttivo e sarebbe un errore sottovalutare o trascurare. E costituisce un contributo - certamente ancora sul piano metodologico - alla costruzione di un percorso di confronto tra le varie posizioni».