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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2010 alle ore 12:42.
L'indebitamento medio delle famiglie ha toccato, nel dicembre del 2009, quota 15.930 euro. Lo rileva un'indagine della Cgia di Mestre, che ha preso in considerazione i debiti derivanti dall'accensione di mutui per l'acquisto della casa, dai prestiti per l'acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.
Rispetto al dicembre 2008, l'indebitamento medio nazionale degli italiani è cresciuto in termini assoluti di 863 euro.
A livello provinciale le «sofferenze» maggiori sono a carico delle famiglie di Roma (22.394 euro), seguite da quelle di Lodi (22.218 euro) e da quelle di Milano (22.083 euro). Al quarto posto troviamo Trento (21.644 euro), di seguito Prato (21.442 euro), Como (20.695euro). Per Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, «le province più indebitate sono quelle che presentano anche i livelli di reddito più elevati». Ma a faticare, aggiunge, sono soprattutto i nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli specie del Mezzogiorno, a testimonianza, spiega, «che l'aggravarsi della crisi economica sta penalizzando le famiglie monoreddito con più figli che sono concentrate in particolar modo nel Sud».
A vivere con minore ansia la preoccupazione di un debito da onorare nei confronti degli istituti di credito o degli istituti finanziari, continua l'analisi della Cgia, sono le famiglie sarde, in particolare quelle residenti nelle provincie di Carbonia-Iglesias (7.486 euro), Medio Campidano (7.431 euro) e, infine, Ogliastra (5.784 euro). Il record della crescita del debito delle famiglie avvenuta tra il primo gennaio 2002 (data dell'introduzione dell'euro) e il 31 dicembre 2009, invece, appartiene alla provincia di Caserta, che in questi 8 anni è stato del +137,4 per cento.
Sempre in questo periodo la crescita dell'indebitamento medio delle famiglie è quasi raddoppiata: l'incremento è stato del +91,7 per cento. Nello stesso arco temporale, invece, l'inflazione a livello nazionale è cresciuta del +16,6 per cento. Rispetto al 31 dicembre 2008, sono solo due le province che hanno visto diminuire il livello di indebitamento delle famiglie. Vale a dire, Parma (-137 euro rispetto l'anno prima) e Verbano-Cusio-Ossola (-461 euro).