Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2010 alle ore 08:12.
La Cina è la seconda economia mondiale, prima del Giappone e dopo gli Stati Uniti. Il sorpasso è stato sancito dalle statistiche ufficiali sull'andamento delle due economie nel secondo trimestre del 2010. Pechino ha registrato un Pil di 1.339 miliardi di dollari, contro i 1.288 miliardi del Giappone. Tokyo mantiene (almeno per il momento) la posizione di numero due nel conteggio dei primi sei mesi dell'anno.
Il Pil nominale giapponese (cioè espresso nel suo valore in moneta attuale) ammonta infatti a 2.578,1 miliardi di dollari nel totale del semestre. Quello cinese a 2.532,5 miliardi di dollari. La totalità degli analisti dà però per certo l'allungo definitivo di Pechino sul Sol Levante nell'ultimo trimestre dell'anno. Una volata che porterebbe così la Cina alla seconda posizione assoluta.
Il sorpasso era largamente prevedibile se si osserva il grafico del tasso di crescita dei due paesi negli ultimi 10 anni (spostando il mouse si leggono i valori e cliccando sul punto di domanda si può zoomare il grafico). Il Giappone, dopo decenni di sviluppo, è entrato negli anni novanta in una fase di stagnazione, aggravata dagli effetti della deflazione. La Cina, per contro, ha cominciato ad espandersi a ritmo sostenuto. Il basso costo del lavoro (e le tutele pressoché nulle dei diritti degli operai nonostante la Cina resti un paese comunista ndr.) ha spinto le esportazioni e attratto gli investimenti delle aziende di tutto il mondo che qui hanno aperto stabilimenti.
Il risultato è una crescita a doppia cifra del prodotto interno lordo che l'ha portata dal settimo al secondo posto nella classifica delle economie globali. Nel 2007 ha sorpassato la Germania e ora il Giappone. Il gap con gli Stati Uniti è ancora molto ampio. Per il 2010 la Cina dovrebbe far segnare un prodotto interno lordo pari a 5000 miliardi di dollari, mentre gli Usa sono a quota 15mila. Anche se, ed è abbastanza improbabile, la Cina continuasse a crescere al ritmo dei primi anni 2000 anche in futuro, ci vorrebbe un decennio o più per raggiungere gli Stati Uniti. Ma tra gli addetti ai lavori già si scommette su quando arriverà il sorpasso. Secondo Jim O'Neill, capo economista di Goldman Sachs, nel 2027.
Un'altra economia emergente che sta scalando la classifica mondiale è il Brasile che si piazza all'ottavo posto tallonando l'Italia, che segue a breve distanza la Gran Bretagna. La Francia si piazza al quinto posto mentre la Germania è al quarto.