Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2010 alle ore 10:13.
Il miliardario e filantropo, George Soros, nato in Ungheria ma naturalizzato americano, ha chiesto al governo francese di interrompere le operazioni di espulsione dei rom, appellandosi all'Unione europea.
Nel comunicato pubblicato sul sito Soros.org si legge "I rimpatri forzati dei rom violano il diritto francese ed europeo. Uomini, donne e bambini, solo sulla base del fattore etnico, non possono essere rimandati nel loro paese di origine senza prima aver verificato se hanno commesso un crimine» Se per il finanziere la Francia fa bene a sollecitare Romania e Bulgaria, paesi di origine dei rom ad «applicare misure idonee a migliorare le condizioni di accesso al lavoro», d'altra parte «la vastità dei problemi richiede un ampio ed efficace piano d'integrazione dei rom a livello di Ue. Gli europei non possono permettersi di perdere una nuova generazione di rom dal momento che nel 2015 un terzo delle entrate sul mercato del lavoro in un paese come l'Ungheria dipenderanno dai rom».
George Soros, presidente della fondazione Open Society Foundations, ha donato 150 milioni di dollari ad un programma per l' integrazione e la scolarizzazione della comunità rom in Europa.
Il dibattito politico in Francia- Intanto non si placa la polemica sulle misure adottate dalla Francia su rimpatrio degli irregolari. Il premier francese Francois Fillon ha inviato una lettera al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso per «accentuare le iniziative nel quadro europeo sull'integrazione del rom. Barroso deve farsi garante che i 4 miliardi di euro stanziati dall'Ue per la Romania vengano effettivamente utilizzati». I ministri francesi dell'Interno e dell'Immigrazione riceveranno oggi il sottosegretario rumeno agli interni e quello con delega all'inserimento dei rom.
Cresce il dissenso-Dopo Dominique de Villepin e Rachida Dati, anche l'ex premier Jean-Pierre Raffarin ha criticato la politica sull'immigrazione del governo francese. Secondo Raffarin ci sono state «proposte assurde», come «quelle che consistono nel mettere i genitori (che hanno mancato ai loro doveri) in carcere» o nel «punire i sindaci» accusati di non garantire la sicurezza nelle loro città. «Io non penso - aggiunge Raffarin - che in Senato ci sia una maggioranza per votare emendamenti del genere». Di fronte a questa che giudica una deriva di destra, Raffarin ha invitato il premier, Francois Fillon, a «prendere la parola per spiegare i valori di equilibrio di una maggioranza che deve andare avanti con il suo cervello di destra ma anche con quello di sinistra». (L.B.)