House Ad
House Ad
 

Notizie Americhe

Alla miniera maledetta di Copiapò il dramma cileno

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2010 alle ore 08:32.

Arriva inaspettata la montagna maledetta, la si vede all'ultimo momento dopo una curva secca. Prima c'è un lungo rettifilo che regala la magia del deserto florido, fiori viola che macchiano il deserto di Atacama. Un attimo dopo il primo striscione bianco, «Fuerza mineros», poi un altro, «Las familias los esperan», ed ecco la barriera con i carabineros che chiedono i documenti.

Pochi metri e compare la prima tendopoli, quella dell'assistenza ai familiari. Sulla sinistra la tenda che riceve ogni giorno gli alimenti, a lato la mensa e tutto intorno le tende dei familiari, come a formare un anfiteatro, aperto in direzione degli scavi. Non iniziati.
A 25 giorni dallo smottamento, Los 33, i minatori cileni di Copiapò, restano a 700 metri di profondità.

Ogni famiglia ha allestito un altarino con foto e biografia del minero. Hellen ha una faccia da bambina e pare tenga in braccio una bambola; invece no, è la moglie di Jimmy Sanchez, il minatore più giovane, quello di 19 anni e sta cullando Barbara, di tre mesi. Lei ne ha 17, guarda il cielo terso e ripete come fosse un mantra «Lo antes posible», la supplica a fare in fretta. Non sa a chi rivolgersi, ma le hanno comunicato l'ennesimo rinvio.
Questa benedetta e maledetta Strata 950 è in ritardo: avrebbe dovuto iniziare sabato, poi domenica. Ieri mattina ancora nulla, manca la punta adeguata alla perforazione. È stato necessario ancorarla a terra sopra una piattaforma che garantisca la massima stabilità, poi altri contrattempi. Ancora.

Ora si parla di un piano B, che nelle ultime ventiquattrore ha rianimato le speranze di accorciare i tempi: Andrè Sougarret, l'ingegnere a capo delle operazioni, ha ipotizzato una perforazione obliqua, l'allargamento del buco esistente attraverso cui vengono calati cibi, medicinali e attrezzature per rendere meno atroce la sopravvivenza dei minatori. Qualora si scegliesse questa strada i minatori potrebbero riemergere a metà ottobre, due mesi prima della data inizialmente ipotizzata. Intanto ai 33 uomini è stato comunicato che dovranno spostare tra le 3mila e le 4mila tonnellate di roccia - quella che cadrà in basso durante lo scavo del tunnel - facendo turni che copriranno le 24 ore; il materiale rimosso dovrà essere trasportato in una zona specifica che sarà successivamente indicata dagli ingegneri.

L’articolo continua sotto

Per i minatori cileni i tecnici studiano un piano di salvataggio più veloce (Ap photo)

Per i minatori cileni i tecnici studiano un piano di salvataggio più veloce

Mentre iniziano le operazioni di scavo della galleria verticale di 700 metri per raggiungere i 33

Le stelle stanno a guardare

Poche immagini dall'infinito canale che tv, web, YouTube, iPad riversano ogni giorno davanti ai

Cibo, acqua e contatti con l'esterno. Ecco come i minatori cileni intrappolati possono sopravvivere (Epa)

Cibo, acqua e contatti con l'esterno. Ecco come i minatori cileni intrappolati possono sopravvivere

I 33 minatori intrappolati a 700 metri di profondità «non sono messi male». Sono tanti, hanno cibo,

Tags Correlati: Andrè Sougarret | Boher | Cile | Dario Segovia | Imprese | Jaime Manalich | Jimmy Sanchez | San Josè | Sebastian Pinera | Strata

 

La vita al campamento, dice Cristian, figlio di Dario Segovia, minatore di 48 anni, è un'altalena di piccole speranze e nuove delusioni. «Ieri abbiamo parlato al telefono, un minuto per famiglia, è stato meraviglioso. Poi però ci sono troppi dubbi e contraddizioni sui piani di recupero. Ora pare che ce ne siano 10 alternativi. Forse troppi. A volte pare che non abbiano le idee chiare neppure loro».
Una delle ipotesi su cui si sta lavorando è la risalita dei minatori per qualche centinaio di metri, finora possono percorrere budelli per un paio di chilometri. Il recupero potrebbe quindi avvenire da un'altra profondità, a quota 500 e non 700. La prima preoccupazione resta quella degli smottamenti, un altro cedimento sarebbe fatale.

La sicurezza delle miniere cilene è naturalmente il primo dossier sul tavolo del presidente Sebastian Pinera. Un'altra miniera, a poca distanza da questa, sempre di proprietà della famiglia Boher, era stata dichiarata pericolosa dal sindacato dei minatori e poco dopo era stata chiusa. In effetti si verificò un cedimento.
Nelle stesse circostanze, la miniera di San Josè, pur registrando un grave incidente del 2007, con un morto, è stata chiusa per un breve periodo ma poi riaperta. Perché? Le autorità cilene procedono verso una nuova regolamentazione, più restrittiva. Ma finora il business del rame, di cui il Cile è forte esportatore ed è stato risparmiato dalla crisi finanziaria mondiale, sembra giustificare ogni investimento minerario, anche quelli più azzardati.

Intanto al Campamento Esperanza, così è stato battezzato, alla notizia dei cinque minatori depressi ne è subentrata un'altra, ancora più inquietante: sembra che ce ne siano altri con problemi di alcolismo e droga. Laura e Magdalena, due ragazze che lavorano al coordinamento definito "apoyo familiar" parlano di emergenza. Lo stesso ministro della Sanità, Jaime Manalich, ha dichiarato che «l'interruzione brusca, per chi ha problemi di dipendenza, non è la strada giusta». Si esclude, ovviamente, di inviare alcolici o sostanze stupefacenti.

A fine giornata due tecnici parlottano tra di loro in inglese e schivano le domande dei giornalisti, uno dei due indica insistentemente un'enorme frattura proprio sulla pancia della montagna maledetta. Lì, dove si increspa il deserto di Atacama e si erge la miniera. Nessuna indicazione ufficiale, ma c'è chi dice che entro breve si procederà a un altro scavo, orizzontale.
Poco lontano Manuel e Jorge, due pagliacci inviati dal governo di Santiago, provano a distrarre con le loro trovate, una decina di bimbi. Sono i figli dei minatori.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da