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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2010 alle ore 12:21.
Muammar Gheddafi ha lasciato l'Italia dopo una visita di 48 ore carica di polemiche. L'aereo del leader libico, che indossava una camicia sahariana marrone, è ripartito da Ciampino poco prima delle ore 13. Il soggiorno a Roma per i festeggiamenti per il secondo anniversario del Trattato di amicizia italo-libico era iniziato domenica con una lezione di Islam a 500 ragazze di un'agenzia di hostess.
Ma l'intera visita romana del colonnello libico ha fatto discutere. Una tre giorni colorita di tanti show, ma anche di importanti contatti commerciali. «Basta palcoscenico per il rais» chiedono in una lettera il piediellino Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e Mario Mauro, capogruppo del Pdl all'Europarlamento e si dice infastidita dall'appello alle giovani italiane il ministro per la Gioventù, Giorgia Meloni. «Uno spettacolo avvilente», l'ha definito invece il capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, David Sassoli. Ancora una volta, ha aggiunto, «ci siamo fatti ridere dietro dal resto d'Europa». Del resto, anche il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, pur riconoscendo l'importanza degli accordi commerciali tra Roma e Tripoli, si è detto convinto che il colonnello Gheddafi dovesse essere ricevuto «come un qualsiasi altro cittadino».
L'Europa ha scelto la via della diplomazia. «Non commentiamo le dichiarazioni di mister Gheddafi», ha detto il portavoce della vice presidente della Commissione Ue Viviane Reding, riferendosi alle parole del leader libico che ieri aveva chiesto a Bruxelles 5 miliardi di euro l'anno per fermare l'immigrazione irregolare. Per il ministro degli Esteri Franco Frattini, la questione dei 5 miliardi, «non è mai stata esaminata, mai discussa». Sarà affrontata, ha aggiunto, in sede europea e «io immagino che sarà trattata al vertice euro-africano di novembre proprio in Libia». Frattini ha detto poi di non condividere le critiche mosse da Avvenire, il quotidiano dei vescovi, a Gheddafi. «Al di là delle modalità e delle espressioni che usa il leader libico - ha sottolineato Frattini - ritengo che questa sia stata una visita che conferma il ruolo importante dell'Italia».
Il quotidiano Avvenire