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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2010 alle ore 11:22.
Una tassa sulle attività finanziarie e un eurobond per le grandi infrastrutture. Questi gli interventi annunciati oggi dal presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso durante il primo discorso sullo stato dell'Unione. Barroso ha chiarito che la Commissione in autunno proporrà di tassare le attività finanziarie e le vendite alllo scoperto. «Continuiamo ad insistere che le banche e non i contribuenti debbano pagare i costi» della crisi, ha spiegato il presidente della Commissione. «Stiamo operando per mettere fuori legge i bonus (ai banchieri) per le vittorie veloci di oggi ma che diventeranno grandi perdite domani. Come parte di questo approccio, io - ha continuato Barroso - sono a favore della tassazione sulle
transazioni finanziarie e faremo delle proposte su questo in autunno».
La Commissione, ha proseguito, proporrà inoltre il lancio di eurobond per progetti
Ue con la Banca europea degli investimenti. Nella fase post crisi é necessario, ha spiegato il presidente della Commissione, «esplorare nuove fonti di finanziamento per i maggiori progetti di infrastrutture europee».
Secondo Barroso le prospettive economiche dell'Unione europea sono oggi «migliori rispetto a un anno fa» e «la ripresa sta guadagnando slancio», non bisogna lasciarsi andare a illusioni. «Chiaramente incertezze e rischi permangono», e non solo in seno all'Ue. «Il nostro lavoro non è finito - ha detto il presidente agli eurodeputati -. Non ci sono margini di autocompiacimento». E sebbene la ripresa abbia mostrato una recente accelerazione si mostra «disomogenea» tra le varie regioni dell'Ue. Dopo i dati positivi sul pil del secondo trimestre, in cui tutta l'Ue è stata trainata dallo scatto della Germania, ora secondo il presidente della Commissione «la crescita economica di quest'anno sarà superiore a quanto inzialmente previsto».
Barroso ha dedicato anche parte del suo intervento al tema del razzismo e della xenofobia (dopo il caso delle espulsioni dei rom dalla Francia) affermando che in Europa non c'è posto per questi sentimenti e atteggiamenti. «Su questioni così delicate - ha detto accompagnato dagli applausi degli europarlamentari - tutti dobbiamo agire con sensibilità e non risvegliare i fantasmi del passato». Infine una citazione anche per la vicenda di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana di 43 anni accusata di adulterio e di complicità nell'omicidio del marito, condannata dal regime degli ayatollah alla lapidazione. «È un atto barbarico. Sono rimasto raccapricciato dalla notizia della condanna», ha detto Barroso. «Condanniamo questi atti che non sono giustificabili sotto nessun codice morale o religioso».