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Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2010 alle ore 10:31.
In Afghanistan si sono svolte oggi le elezioni per rinnovare il parlamento. I risultati si conosceranno tra qualche settimana. Altre 17 persone sono morte oggi dopo l'uccisione delmilitare italiano Alessandro Romani. Bassa l'affluenza: ha votato il 40% degli aventi diritto. Le operazioni di voto si sono chiuse alle 16 (13:30 italiane), con soddisfazione delle autorità governative, ma con molti episodi di violenza che sono cominciati all'apertura dei seggi.
Per gli afghani si è trattato della seconda volta alle urne dalla caduta del regime talebano, nel 2001. Oltre dieci milioni di elettori sono stati chiamati ad eleggere 249 deputati dell'Asseblea nazionale tra i 2.500 candidati. 68 seggi sono stati riservati alle donne. Fazil Ahmad Manawi, funzionario incaricato di seguire il processo elettorale, ha fornito i dati: «I voti sono stati 3.642,444, in 4.632 seggi».
In una conferenza stampa al termine di una giornata complessa sul piano della sicurezza, Manawi ha indicato che 4.632 seggi hanno operato e che sugli oltre nove milioni di elettori potenziali, 3,6 milioni hanno depositato la loro scheda nell'urna. «Questo - ha concluso non nascondendo una certa soddisfazione - rappresenta circa il 40% di affluenza».
Sangue sul voto
Sono 17 le persone rimaste uccise oggi negli attacchi lanciati dai talebani. Stando a quanto riferito dal ministro dell'Interno, Besmullah Mohammadi, si tratta di 11 civili e tre agenti di polizia. A questi vanno aggiunti i tre soldati del contingente Isaf della Nato. Tre soldati del contingente Isaf della Nato sono morti nel sud dell'Afghanistan. Un militare è morto nell'esplosione di una bomba, mentre un altro soldato è deceduto per le ferite riportate in un incidente «non legato a combattimenti». Il terzo è perito negli scontri con gli insorti nell'Afghanistan orientale. Dall'inizio dell'anno, sono 512 i soldati stranieri morti in Afghanistan, di cui 333 americani, e 8 italiani: l'ultimo l'altro giorno il tenente Alessandro Romani.
Razzi ed esplosioni hanno scandito le prime ore del mattino a Kabul, la capitale, a Jalalabad, nell'est del Paese, e a Kandahar, nel sud, mentre i talebani hanno impedito l'apertura di almeno un paio di seggi elettorali.