Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 11:53.
In Afghanistan «permane una situazione di evidente rischio determinata da ragioni concomitanti, anche se apparentemente diverse», ha detto il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, in aula al Senato per una informativa sulla morte del capitano Alessandro
Romani, ucciso in Afghanistan. Crosetto ha spiegato che i terroristi nel periodo estivo agiscono con una maggiore facilità e libertà d'azione: «il loro obiettivo tattico - ha detto il rappresentante del Governo - resta quello di destabilizzare e tentare di compromettere i progressi compiuti da parte dell'esercito afgano e della forza internazionale Isaf nell'assunzione e nel mantenimento del controllo del territorio».
Da parte di Isaf, ha sottolineato Crosetto, c'è un «forte impegno» ad «accrescere il controllodel territorio, per creare tutte le condizioni necessarie per rendere possibile la decisiva fase di transizione delle responsabilità di sicurezza alle autorità afgane». Proprio da questo deriva «una maggiore aggressività da parte degli "inurgents" che percepiscono il rischio di perdere il controllo delle aree fino ad ora considerate sicure».
Crosetto ha ricostruito le fase dell'attacco, rivelando alcuni particolari inediti. Anche uno dei due elicotteri Mangusta che scortavano quello su cui erano stati evacuati il capitano Alessandro Romani e il primo caporalmaggiore Elio Rapisarda, colpiti nel blitz di venerdì scorso in Afghanistan, è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco, ma è riuscito a raggiungere ugualmente la base. I colpi d'arma da fuoco, «pur causando il tranciamento del cavo statico metallico del rotore di coda - ha detto Crosetto - non hanno pregiudicato la capacità di volo» dell'elicottero.
Il capitano Alessandro Romani, ucciso in Afghanistan, è stato colpito alla spalla, al polmone, alla milza e ai reni e le sue condizioni, ha sottolineato Crosetto, sono peggiorate durante l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto nell'ospedale americano da campo di Farah, «fino al verificarsi del decesso - ha detto Crosetto - intorno alle 16.10 italiane, le 18.40 locali».
L'altro militare ferito nel blitz, il primo caporalmaggiore Elio Rapisarda, ha riportato una frattura esposta del radio dell'avambraccio destro. Dopo le prime cure d'urgenza a Farah, ha spiegato il sottosegretario, è stato prima trasferito presso l'ospedale da campo Usa di Camp Dwyer, nell'Helmand, dove sabato è stato sottoposto «con esito positivo» a un intervento chirurgico per la riduzione della frattura. Quindi è stato trasferito presso l'ospedale di Ramstein in Germania, dove è stato raggiunto da un team medico del Celio e, martedì, è rientrato in Italia. Ora si trova ricoverato proprio al Celio. Nei prossimi giorni verrà approfondito il quadro clinico e si decideranno le «successive azioni medico-sanitarie da porre in essere».