Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 24 settembre 2010 alle ore 15:42.
LONDRA. I minacciati tagli alla spesa pubblica cominciano a concretizzarsi: il governo britannico è «furibondo», e ha aperto un'inchiesta, per la pubblicazione non autorizzata di una lista top secret di centinaia di enti statali e parastatali che verranno eliminati o ridimensionati. I media britannici l'hanno giá chiamata "Il Faló dei Quango", rifacendosi con un pizzico di malizia al celebre libro "Il Faló delle Vanitá" di Tom Wolfe.
Quango è un bizzarro acronimo che sta per "Quasi non governmental organisation", enti interamente finanziati dai contribuenti che operano in tutti i settori e che sono da tempo nel mirino perché considerati poco efficienti e non abbastanza trasparenti. In seguito all'imperativo del premier David Cameron che nessun funzionario pubblico dovrebbe guadagnare piú del primo ministro, i quango sono venuti alla ribalta anche per i ricchi stipendi elargiti ai loro dirigenti.
La ‘lista nera' pubblicata oggi comprende 177 quango da eliminare del tutto, 129 da fondere con altri, quattro da privatizzare e 94 a rischio, mentre 350 sono stati salvati. Le vittime certe sono la Health Protection Agency, che si occupa di malattie infettive e disastri ambientali, la Human Fertilisation and Embryology Authority, che controlla il vasto campo dell'embriologia e della fecondazione assistita, la Commissione per le comunitá rurali, la Commissione per il trasporto integrato e lo School Food Trust che controlla la qualitá dei pranzi scolastici.
La lista di enti a rischio, ma il cui destino non è stato ancora deciso comprende organizzazioni che hanno un altissimo profilo in tutto il mondo come il Design Council, il World Service della Bbc e il British Council. La lista definitiva verrà annunciata in ottobre dal cancelliere dello Scacchiere George Osborne quando presenterà la Spending Review. Il "faló dei Quango" fará risparmiare miliardi di sterline al Governo: gli enti si sono moltiplicati negli anni di Governo laburista e attualmente danno lavoro a oltre 100mila persone e costano 65 miliardi di sterline all'anno. La decisione è peró destinata a provocare proteste e polemiche, sia per il previsto licenziamento di migliaia di persone sia per il timore che i tagli possano mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini.