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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2010 alle ore 11:58.
È il giorno della verità per Gianfranco Fini deciso a combattere la sua battaglia fino in fondo. Oggi l'ex leader di An ha affidato la sua versione dei fatti sull'appartamento di Montecarlo a un videomessaggio (guarda il video), diffuso on line sui siti di Generazione Italia, Il Secolo d'Italia, Farefuturo e Libertiamo (l'associazione del finiano Benedetto della Vedova). I siti sono stati presi d'assalto. E cosi è slittata alle ore 19 l'attesa risposta di Fini allo scontro via via più feroce tra le due sponde del Pdl attorno alla vicenda della casa monegasca e al presunto dossieraggio ai danni dell'ex leader di An paventato dai suoi fedelissimi.
Oggi, però, interpellato dal Messaggero, il presidente della Camera ha anticipato il senso del videomessaggio. «Stanno accadendo cose gravissime e molto preoccupanti che mettono a rischio l'intero sistema democratico - ha detto Fini di ritorno dal festival del diritto di Piacenza dove ieri ha preso parte a un convegno su legalità e giustizia -. È un momento buio per la democrazia». Insomma, il ragionamento della terza carica dello Stato è molto chiaro. «Quella che abbiamo davanti - puntualizza Fini - è una sfida all'ok Corral, un combattimento all'ultimo sangue, me ne rendo conto, ma non mi lascerò sconfiggere senza combattere. Anzi mi batterò con ancor più forza».
Quanto all'ipotesi di lasciare lo scranno più alto di Montecitorio, il presidente della Camera ha ribadito il suo pensiero, reso noto già nelle scorse settimane. Non ci saranno dimissioni se dovesse essere provato che l'intestatario della società off-shore a Santa Lucia è davvero il cognato, Giancarlo Tulliani, «perché il fatto non sussiste». Fini comunque non sembra preoccupato nemmeno dell'ipotesi del voto anticipato. «Se si dovrà votare - dice - si voterà, ma la responsabilità non sarà certo del gruppo di Futuro e Libertà, semmai di chi ha costruito e alimentato questo clima avvelenato».
In ogni caso attorno alla casa di Montecarlo continua la guerra tra le truppe del Cavaliere e quelle del presidente della Camera. E non mancano i repentini colpi di scena dopo le prime pagine del Giornale e di Libero. Ieri pomeriggio in una conferenza stampa lampo L. Rudolph Francis, il ministro della Giustizia di Saint Lucia , aveva poi confermato l'autenticità della lettera che proverebbe il legame tra Tulliani e le due società off shore (Printemps e Timara) con sede legale nell'isola caraibica che hanno rilevato l'appartamento monegasco.