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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2010 alle ore 18:58.
Non chiamatelo partito perché non è questo l'obiettivo di Gianfranco Fini e dei suoi fedelissimi. «Sarà un movimento d'opinione organizzato che avrà un primo decisivo step alla convention perugina in programma ai primi di novembre». Fin qui "l'etichetta" della nuova formazione, ma Benedetto Della Vedova, vicecapogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, ci svela un importante tassello. «Speriamo di creare un feedback continuo con la Rete e con chi ci segue costantemente attraverso questo canale».
Insomma strizzerete l'occhio al Web?
Assolutamente sì, utizzeremo Internet per cercare di capire anche su quali temi deve insistere il nuovo soggetto politico. Noi contiamo molto sulla Rete e vogliamo farne una piattaforma di comunicazione interattiva.
Sarà questa la cifra distintiva del movimento?
Sarà uno dei cavalli di battaglia, ma ci sarà naturalmente anche una rete organizzata fatta di persone fisiche. D'altro canto Generazione Italia, Libertiamo (che fa capo proprio all'ex presidente dei radicali, ndr) e il web magazine di Farefuturo sono cresciuti molto in termini di proposte e di presenza sul web.
Ci sarà un comitato ristretto a capo di tutto?
Se n'è parlato anche oggi ma i tempi sono ancora lunghi, su questo tassello c'è ancora da lavorare.
Si parla del viceministro Adolfo Urso come coordinatore.
Non si è discusso di questo nell'incontro odierno, ma Urso sarà sicuramente uno dei protagonisti. Oggi abbiamo varato il comitato promotore del nuovo soggetto politico e lavoreremo tutti all'appuntamento perugino dove sarà presentato il manifesto programmatico e anche su questo vogliamo sentire la voce della rete.
C'è anche un nodo simbolo: chi vince, Balla o Boccioni?
Non è prematuro parlare del simbolo, ma è prematuro dire quale sarà. Ci sono più ipotesi in campo e intendiamo raccogliere anche i contributi di Internet. A Perugia, però, saremo pronti.