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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2010 alle ore 15:50.
Questa mattina una ventina di persone ha lanciato uova, fumogeni e vernice rossa contro il portone della sede nazionale della Cisl, in via Po a Roma. Il gruppetto dopo il lancio si è dato alla fuga. Sulla vicenda indaga la Digos. Sotto accusa un gruppo non identificato di esponenti di «Action diritti in movimento». Si è trattato, si legge in una nota del sindacato, di «un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl». Come si ricorderà, di recente il segretario nazionale Raffaele Bonanni era stato oggetto di un lancio di fumogeni durante un intervento pubblico alla festa del Pd a Torino. Il 1 ottobre, poi, si era verificato un nuovo raid contro le sedi livornesi della Cisl e di Confindustria.
Il sindacato di via Po ha subito diffuso una nota per tranquillizzare l'ambiente. Esortando i suoi iscritti, i suoi militanti e tutta la dirigenza a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl.
Sempre questa mattina in provincia di Lecco si era poi registrata una nuova aggressione a una sede della Cisl ad opera di militanti della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici che fa capo alla Cgil. Secondo quanto si apprende, il gesto è avvenuto a Merate (Lecco), dove un gruppo di operai metalmeccanici aderenti ad uno sciopero con presidio, indetto dalla sola Fiom in una fabbrica a poche centinaia di metri dalla sede locale della Cisl, hanno fatto irruzione in quest'ultima con in mano bandiere del sindacato guidato da Maurizio Landini, lanciando insulti e lasciando alcuni volantini negli uffici. Bocche cucite alla Cisl della Lombardia, che si riunirà in serata a Treviglio (Bergamo), luogo della prima aggressione di giovedì scorso, per valutare la situazione, mentre il segretario generale della Cgil della Lombardia Nino Baseotto ha preso le distanze dal gesto definendolo come «un nuovo episodio di intolleranza» e dicendosi «allibito e costernato».