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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 alle ore 17:20.
L'ex generale dei marines James Jones, Consigliere per la sicurezza nazionale di Barack Obama, lascerà tra due settimane l'Amministrazione e il suo ruolo di coordinatore delle strategie di politica estera e antiterrorismo. Il presidente Barack Obama ha scelto di sostituirlo con Tom Donilon, attualmente vice di Jones alla Casa Bianca. L'uscita di Jones era nell'aria da tempo e lui stesso aveva più volte annunciato allo staff che avrebbe lasciato entro la fine dell'anno.
Il New York Times, citando fonti dell'Amministrazione, scrive che ci sia stata un'accelerazione, a causa delle rivelazioni contenute nel libro di Bob Woodward Obama's war. Il giornalista del Watergate ha raccontato che Jones definisce l'inner circle dei consiglieri di Obama «il Politburo» e «la mafia».
Al giro di boa dei primi due anni di mandato è normale e fisiologico un turn over alla Casa Bianca, come dimostrano le uscite di Greg Craig (consigliere giuridico), Anita Dunn (capo della comunicazione), Dennis Blair (direttore dell'intelligence), Christina Romer (consigliere economico), Peter Orszag (direttore dell'ufficio del budget), Lawrence Summers (consigliere economico) e Rahm Emanuel (capo dello staff), ma nel caso di Jones c'è qualcosa di più. Obama e Jones non si conoscevano prima dell'elezione di due anni fa e non sono mai diventati davvero amici. Obama è sempre sembrato più vicino a John Brennan, vice di Jones e consigliere speciale antiterrorismo.
La scelta di Donilon era prevedivile. Già collaboratore di Jimmy Carter e capo dello staff del Segretario di Stato Warren Christopher ai tempi di Clinton, Donilon ha aiutato Obama a preparare il dibattito presidenzialedel 2008 sulla politica estera e di sicurezza. Le sue idee sono moderate. Sostiene un ribilanciamento della politica estera americana, è contrario alla "guerra infinita" in Afghanistan e ha favorito il disimpegno dall'Iraq per concentrarsi sulle sfide più importanti, Cina e Iran.
Il libro di Woodward racconta che il Segretario alla Difesa Bob Gates non sopporta Donilon, anzi pensa che la sua nomina a Consigliere per la sicurezza nazioanle sarebbe «un disastro» per il paese. Con ogni probabilità, Gates sarà il prossimo a lasciare l'Amministrazione.