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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2010 alle ore 14:49.
Poche battute del presidente del Consiglio per riaprire la polemica con i finiani. «Con un'analisi che condivido - ha detto Silvio Berlusconi, intervenuto con un video messaggio al convegno «La Dc nel Pdl», a Saint Vincent, organizzato dal ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi - l'amico Gianfranco Rotondi ha detto che se negli ultimi due mesi la nostra parte politica ha dato, a volte, un'immagine che non ha entusiasmato, lo si deve ad alcuni errori del partito e non del governo». «È verissimo - ha continuato Berlusconi - il governo ha fatto bene, ha raccolto il consenso costante degli italiani in tutte le tornate elettorali, e per questo deve andare avanti fino al termine della legislatura, per completare il programma scelto dagli italiani».
Berlusconi ha poi messo in evidenza la volontà di bruciare le tappe delle riforme. Il Parlamento, ha detto, «ci ha confermato una larga maggioranza e il governo è determinato a bruciare le tappe. Dal federalismo, alla giustizia, al fisco cambieremo questo paese. E lo faremo attuando una profonda rivoluzione liberale».
Da Mosca, dove sta festeggiando il compleanno di Vladimir Putin, il premier ha ricordato i valori della tradizione della Dc: «Voi siete gli eredi di una gloriosa tradizione politica, quella della Democrazia Cristiana. Un partito che ha fatto la Storia dell'Italia, una storia di libertà, di democrazia, di sviluppo». Una libertà, dice il premier in un altro passaggio, «costruita sui vostri valori, i valori di noi tutti, che derivano dalla tradizione giudaicocristiana».
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