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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2010 alle ore 15:02.
Il figlio di Sakineh, il suo l'avvocato e due reporter tedeschi sarebbero stati arrestati ieri sera nello studio dell'avvocato, Javid Hutan Kian, a Tabriz. Lo scrive il sito dell'International committee against execution che dall'inizio sta seguendo la vicenda della donna iraniana condannata a morte.
La portavoce dell'International Committee Against Execution, Mina Ahadi, era al telefono con uno dei due giornalisti tedeschi, ieri sera, quando le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato il figlio di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, Sajjad Ghaderzadeh, l'avvocato della donna oltre agli stessi reporter.
«Ero al telefono con uno dei giornalisti per dare una mano con la traduzione, perchè i reporter non avevano trovato un interprete affidabile sul luogo e mi avevano chiesto di aiutarli», ha detto la Ahadi spiegando che i cronisti si trovavano nello studio dell'avvocato della Mohammadi-Ashtiani - Javid Hutan Kian - per intervistare Sajjad Ghaderzadeh. In quel momento, ha proseguito, hanno fatto irruzione nello studio le forze di sicurezza iraniane. «Ho sentito tutto quello che è successo - ha raccontato -. All'improvviso, ho sentito il giornalista che ha detto cosa succede?, e poi mi ha detto devo riattaccare».
Dal momento dell'arresto, avvenuto ieri sera attorno alle 19:00 (ora locale), non si hanno notizie dei quattro. La Ahadi non ha voluto rivelare l'identità dei giornalisti, nè per quali testate scrivono.
«È una notizia che occorre innanzitutto verificare, cosa che ovviamente faremo». Lo dice il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, alla notizia del possibile arresto del figlio, dell'avvocato di Sakineh Mohammadi-Ashtiani e di due reporter tedeschi. «Continuiamo, naturalmente, a seguire il caso della donna iraniana condannata a morte e della sua famiglia con la massima attenzione e in raccordo con i nostri partner europei», ha aggiunto il portavoce della Farnesina.
Il ministero degli Esteri tedesco non ha voluto confermare l'arresto da parte delle forze di sicurezza iraniane dei due giornalisti tedeschi,ma ha reso noto che sta «approfondendo attentamente» queste notizie.