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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2010 alle ore 17:59.
Raffica di conferme dei presidenti delle commissioni di Camera e Senato. Unica incertezza alla Camera, il rinnovo di Valentina Aprea (Pdl) alla Cultura, costretta al ballottaggio. È stata, poi, rieletta alla seconda votazione con 25 voti. Tre voti ha raccolto Beppe Giulietti, il resto dei componenti della commissione hanno votato scheda bianca, una nulla.
Fra gli altri, hanno visto rinnovato il loro incarico Donato Bruno (Pdl) alla Affari costituzionali, Giulia Bongiorno (Fli) alla Giustizia, Giancarlo Giorgetti (Lega) alla Bilancio, Gianfranco Conte (Pdl) alla Finanze, Angelo Alessandri alla Ambiente, Mario Valducci (Pdl) alla Trasporti e telecomunicazioni, Manuela Dal Lago (Lega) alla Attività produttive, Silvano Moffa (Fli) alla Lavoro. Risolto con una tregua, dunque, il valzer delle poltrone.
Nella votazione a scrutinio segreto per Giulia Bongiorno alla guida della commissione Giustizia a Montecitorio, ci sono stati tre franchi tiratori che non hanno rispettato le indicazioni dei gruppi. Bongiorno ha ottenuto 40 voti su 48 votanti, 4 voti sono andati al finiano Giuseppe Consolo, tre le schede bianche, una la nulla. Stando all'accordo nella maggioranza e alle dichiarazioni di Pd e Udc, la finiana avrebbe dovuto ottenere 43 voti: 3 da Fli, 5 dalla Lega, 15 dal Pd, 17 dal Pdl, 3 dall'Udc. I due membri dell'Idv hanno fatto sapere di aver lasciato in bianco la propria scheda. Non si sono espressi sul proprio voto invece gli altri componenti: Elio Belcastro di Noisud, l'ex Udc Calogero Mannino e la liberaldemocratica Daniela Melchiorre. Il capogruppo del Pdl in Commissione, Enrico Costa, ha sostenuto che a votare Consolo sia stato qualcuno dell'opposizione per «mettere zizzania» e che il suo gruppo, formato da 17 membri, «ha votato compatto Bongiorno». Sarcastico il commento del presidente dei deputati di Futuro e Libertà, Italo Bocchino: «Certo che se i primi due obiettivi di Berlusconi erano fare fuori me e la Bongiorno, inizia proprio bene...Sono falliti entrambi».
Tutte confermate, come da previsioni, le presidenze delle commissioni del Senato per il cui rinnovo si già è votato nel primo pomeriggio di oggi. All'ora di pranzo è stato dato il via libera al rinnovo delle commissioni Affari costituzionali, Difesa, Bilancio, Industria e Sanità: restano presidenti quindi Carlo Vizzini, Gianpiero Cantoni, Antonio Azzollini, Cesare Cursi e Antonio Tomassini, tutti del Pdl. Senza sorprese, poi, nel primo pomeriggio il voto per la commissione Finanze, che ha sancito la conferma anche per il presidente Mario Baldassarri, ex Pdl che ha aderito al gruppo finiano di Futuro e Libertà. Senza scossoni anche l'ultima tornata di votazioni al Senato per la rielezione delle presidenze delle commissioni, che ha visto riconfermati altri tre presidenti del Pdl e una leghista. Gli azzurri sono Luigi Grillo ai Lavori pubblici, Paolo Scarpa Bonazza Buora all'Agricoltura, Antonio D'Alì all'Ambiente, l'esponente del Carroccio è Rossana Boldi alle Politiche Ue. (N.Co.)