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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2010 alle ore 06:39.
«Ogni impresa iscritta a Confindustria può contare sul fatto che i giudizi che esprimo come presidente non sono mai dipesi né mai dipenderanno da quello che i media scrivono o non scrivono su di me. Chiunque ritenga il contrario sbaglia o non parla a mio nome». Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, affida a una nota la sua posizione sul servizio di copertina del settimanale Panorama, con un articolo, all'interno, che riguarda alcuni passaggi di una conversazione telefonica tra il portavoce, Rinaldo Arpisella, e un cronista del periodico. Argomento della conversazione, un'inchiesta su presunti illeciti nella raccolta di rifiuti in Puglia che riguardavano anche la Cogeam, il Consorzio stabile di gestioni ambientali di cui fanno parte al 51% società del gruppo Marcegaglia.
Panorama sostiene che Arpisella avrebbe chiesto di escludere il nome di Emma Marcegaglia dall'articolo e avrebbe anche aggiunto che «in caso contrario avrebbe revocato la disponibilità per l'intervista già concordata dalla presidente di Confindustria con il settimanale» e che se l'articolo fosse stato pubblicato sarebbero partiti attacchi al governo. La Marcegaglia, ieri in Polonia per l'apertura di uno stabilimento dell'azienda di famiglia, ha diramato la sua precisazione: «Non ero a conoscenza del colloquio. Contenuti e tono di quelle parole non mi appartengono».
Nel pomeriggio è arrivata anche la smentita del portavoce, Arpisella: «In quell'articolo, "Puglia, questo è un business che puzza" pubblicato il 28 agosto 2009, il nome Marcegaglia è stato puntualmente citato. Così come è stata pubblicata l'intervista, uscita su Panorama il 3 settembre, cioè la settimana successiva. Tutto ciò, come si può riscontrare sulla stampa di allora, senza che il governo Berlusconi potesse o dovesse patire ogni possibile o conseguente fio».
Arpisella, insieme al direttore generale informazione Mediaset, Mauro Crippa, il responsabile Qualità e ambiente di Confindustria, Giancarlo Coccia, ieri erano a Napoli per essere sentiti dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock sull'indagine che riguarda le minacce di un presunto dossier contro la Marcegaglia da parte del vice direttore del Giornale, Nicola Porro. In particolare Arpisella, Crippa e Coccia sono stati ascoltati non come indagati, ma come persone informate sui fatti, in relazione ad una richiesta di intervento di Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, per bloccare la presunta campagna diffamatoria.