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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2010 alle ore 20:11.
La vicenda di Terzigno, dopo i ripetuti scontri tra manifestanti e polizia in giornata (leggi il reportage), approderà domani in Consiglio dei ministri. Ad annunciarlo oggi è stato il sindaco della cittadina del napoletano, Domenico Auricchio, che è stato ricevuto a Palazzo Grazioli dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «Berlusconi ci ha dato la garanzia che il Consiglio dei ministri di domani si occuperà dei rifiuti di Terzigno», ha spiegato il sindaco al termine dell'incontro, durato circa mezz'ora, a cui ha partecipato anche il sottosegretario Guido Bertolaso e il presidente del Consiglio comunale di Terzigno, Stefano Pagano.
Il caso sarà poi anche al centro di una riunione ristretta che seguirà il Cdm e che coinvolgerà, oltre a Berlusconi e Bertolaso, i ministri Giulio Tremonti, Roberto Maroni, Stefania Prestigiacomo. «Siamo in presenza di una protesta con atti vandalici - ha spiegato Prestigiacomo - mentre stiamo solo applicando delle decisioni che sono contenute in una legge votata dal parlamento. non abbiamo ancora i due impianti di smaltimento dei rifiuti in campania e bisogna aprire un sito. È impensabile spendere soldi per portare i rifiuti fuori dalla Campania. nel frattempo non si può evitare l'apertura di una discarica a Terzigno. Ricordiamo - ha detto il ministro - che è tutto frutto di scelte e responsabilità storiche della regione Campania».