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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2010 alle ore 06:37.
Una telefonata ieri mattina da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Con l'invito a parlare di economia e del futuro del paese a tu per tu, davanti ad un caffè. Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, è arrivata nel primo pomeriggio a Palazzo Grazioli. Circa 40 minuti di colloquio: uno scambio di opinioni su come l'Italia possa ritrovare la strada della competitività e della crescita.
Un colloquio cordiale, con una sostanziale identità di vedute tra Berlusconi e la Marcegaglia. L'Italia deve crescere di più, recuperare produttività: temi si cui la Confindustria insiste da tempo. Occorrono interventi per stimolare la ricerca e l'innovazione, potenziare le infrastrutture, rilanciare il Mezzogiorno, punto debole del paese, ma fondamentale per tornare a recuperare in termini di sviluppo nazionale. Con il fine ultimo di aumentare l'occupazione.
Proprio con questi obiettivi Confindustria ha dato il via al tavolo tra le parti per un patto sociale su produttività e crescita. Il primo incontro c'è stato il 4 ottobre, il prossimo sarà mercoledì prossimo. Si ragionerà su cosa possono fare nella propria responsabilità le parti sociali, ma si metteranno a punto anche proposte condivise sul Sud, infrastrutture, ricerca e innovazione, fisco, da presentare come proposte al governo. Sul fisco, il tavolo con l'esecutivo si è già aperto mercoledì. Ora, sulla ricetta per la crescita, si tratta di stringere i tempi.