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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2010 alle ore 15:35.
«La colpa è anche vostra se è andata in carcere». «Mia sorella è innocente». «Andate via tutti, non vi sopportiamo più, non avete mai aiutato mia sorella, l'avete rovinata pure voi». E ancora: «Sabrina è innocente! Questa è la cosa più importante! Mio padre ha ucciso Sarah e ora sta uccidendo la figlia».
Valentina Misseri non ha mai smesso di sostenere e difendere la sorella Sabrina, coimputata insieme al padre Michele dell'omicidio di Sarah Scazzi. Eppure venerdì scorso - secondo quanto sostiene l'avvocato Daniele Galoppa intervenuto durante la trasmissione di Rai Uno "L'arena" – Valentina e Michele si sareberro incontrati per la prima volta in carcere dopo l'arresto.
Sullo sfondo ci sarebbero divergenze sulla gestione "legale" della vicenda. Galoppa ha sostenuto che Valentina avrebbe suggerito al padre di revocargli il mandato (Galoppa è l'avvocato d'ufficio) e di nominare un nuovo legale di fiducia. Nei giorni scorsi gli avvocati di Sabrina Misseri avevano polemizzato con il legale sostenendo che sarebbe stato proprio lui a spingere Michele Misseri a cambiare versione dei fatti e accusare anche la figlia Sabrina.
«Smentisco categoricamente che Valentina Misseri abbia mai parlato con il padre di questioni legate al cambio di legale« è la replica di Vito Russo, l'avvocato che insieme alla moglie Emilia Velletri difende Sabrina Misseri: Valentina in carcere ha incontrato il padre solo ed esclusivamente per portargli un cambio e non per parlare di altro«.