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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2010 alle ore 14:33.
L'Iran ha cominciato oggi ad immettere combustibile nel cuore del reattore della centrale nucleare di Bushehr, secondo un calendario già annunciato in precedenza. A Bushehr ci sono i russi che stanno assitendo l'avvio di una centrale atomica civile che aveva inziato a prendere il via oltre 40 anni fa.
Gli Stati Uniti non hanno nessun problema con il reattore iraniano di Bushehr, costruito in cooperazione con la Russia, ma sono preoccupati dagli altri siti, dove l'arma nucleare potrebbe essere l'obiettivo delle autorità dell'Iran.
Lo ha ribadito ieri a New York il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, dopo avere partecipato ad una riunione al Palazzo di Vetro. «Il nostro problema non è con il loro reattore a Bushehr - ha spiegato la Clinton - il nostro problema è con i loro altri impianti, come quello di Natanz e lo stabilimento segreto a Qom, oltre ad altri siti dove pensiamo stiano conducendo i loro programmi di armamenti».
Dopo avere incontrato il suo collega austriaco Michael Spindelegger, il segretario di Stato americano ha detto: «Sento in alcuni notiziari che, o mio Dio, gli iraniani stanno avviando il loro reattore. Non è questo il problema, perché hanno diritto al nucleare civile, ma non alle armi nucleari».