Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2010 alle ore 15:01.
Nella tarda serata sono ripresi gli sversamenti di rifiuti nella Cava Sari di Terzigno. Ad annunciarlo il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, al termine di una riunione in Prefettura a Napoli con gli altri 17 sindaci del Vesuviano, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il governatore campano Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e i vertici delle forze dell'ordine della regione. Il conferimento dell'immondizia riguarderà esclusivamente i 18 Comuni della zona rossa del Vesuvio e la fascia d'orario nei quali sarà possibile sversare immondizia sarà dalle 23 alle 7. Per questa notte sono attesi circa 50 compattatori.
Il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella si è augurato che gli sversamenti a cava Sari, nella zona di Terzigno, non creino problemi di ordine pubblico. Lasciando il palazzo della Prefettura di Napoli dopo un vertice anche con il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, Langella ha dichiarato: «Potrebbero esserci problemi di ordine pubblico, ma mi auguro si tratti di fenomeni isolati». Il primo cittadino di Boscoreale ha poi annunciato che questa sera ci sarà l'arrivo di 50 camion e gradualmente, a regime, arriveranno a 75. I compattatori, così come previsto, trasporteranno unicamente la frazione secca dei 18 comuni del vesuviano.
Il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro ha sottolineato come quella di stasera sia stata «una decisione unanime, condivisa da tutti i sindaci. Un segnale dal territorio che vuole tornare alla normalità. Lo sversamento - ha aggiunto Cesaro - sarà graduale proprio per avere un impatto morbido dei conferimenti nei confronti del territorio. È stato stabilito che, a regime, non saranno superate le 700 tonnellate di rifiuti al giorno».
In giornata situazione sempre rovente a Giugliano alle prese con un'ennesima giornata di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine nella località Taverna del Re dove da alcuni giorni c'è un presidio per impedire il transito degli autocompattatori diretti al sito. Le forze dell'ordine stanno stringendo i manifestanti lungo le cunette laterali della strada. Alcuni si sono addirittura piazzati davanti ai mezzi dei carabinieri.
Nel grosso comune