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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2010 alle ore 08:55.
L'ennesima dose di amara medicina verrà distribuita oggi dal ministro delle Finanze irlandese Brian Lenihan, che annuncerà nuovi tagli alla spesa pubblica e nuovi aumenti delle tasse. Gli studenti universitari non hanno atteso di sapere i dettagli per protestare contro le nuove misure e sono entrati in azione già ieri, trasformando il centro di Dublino in un terreno di scontro tra dimostranti e polizia.
Decine di migliaia di studenti hanno manifestato contro il previsto ulteriore aumento delle tasse universitarie da 1.500 a 2.500 euro all'anno, che costringerebbe molti di loro ad abbandonare gli studi. Qualche centinaio di studenti hanno anche occupato il ministero delle Finanze fino a quando non sono stati espulsi con la forza da poliziotti in tenuta anti-sommossa, che hanno causato qualche ferito. La polizia ha arrestato diversi manifestanti e le strade del centro restano presidiate da poliziotti a cavallo e mezzi corazzati.
La Union of Students of Ireland (Usi), che aveva organizzato la protesta pacifica, ha preso le distanze dall'invasione del ministero delle Finanze. «Siamo rattristati dalle azioni di un piccola minoranza che ha protestato al ministero delle Finanze, poco dopo il corteo. Questo comportamento antisociale - ha detto il sindacato degli studenti in un comunicato - non ha nulla a che fare con la nostra manifestazione».
Nel suo intervento di oggi Lenihan non confermerà l'aumento delle tasse universitarie o altri dettagli dei tagli e delle nuove imposte, ma si limiterà a quantificare la manovra. Si prevede che la correzione sarà tra i 4,5 e i 7 miliardi di euro. La decisione del ministro delle Finanze di fare un annuncio con oltre un mese di anticipo sulla data del budget, previsto per il 7 dicembre, è stata presa nel tentativo di calmare i mercati che continuano a punire l'Irlanda.
I timori degli investitori sul deficit di bilancio e sul fragile sistema bancario del paese ieri hanno portato i rendimenti sui bond decennali irlandesi a toccare un nuovo massimo del 7,5% e ampliato al nuovo massimo storico di 523 punti lo spread tra titoli di stato tedeschi e irlandesi, rendendo ancora più costosi per Dublino gli interessi sul debito da 20 miliardi di euro all'anno. La situazione preoccupa anche la Banca centrale europea, che ieri secondo fonti non ufficiali è intervenuta per acquistare titoli di stato irlandesi.