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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2010 alle ore 22:01.
Michele Misseri ha indicato agli inquirenti e investigatori dove ha nascosto le chiavi di Sarah, quelle che la ragazzina di Avetrana uccisa il 26 agosto aveva con sè al momento della scomparsa. E a quanto si apprende, proprio il mazzo di chiavi è stato recuperato nel sopralluogo di questa mattina in Contrada Mosca, dove la ragazzina era stata nascosta all'interno di una cisterna piena d'acqua. Le chiavi erano nascoste nella cavità di un albero d'ulivo nelle vicinanze della cisterna stessa. Michele Misseri avrebbe anche fatto ritrovare agli inquirenti anche la corda utilizzata per uccidere la nipote, prova che potrebbe essere fondamentale per incastrare l'assassino. La corda era nascosta all'interno dell'Opel Astra usata dalla moglie di Michele Misseri, Cosima, la cui situazione giudiziaria si starebbe aggravando di ora in ora.
Oggi c'è stato anche un nuovo sopralluogo nella villetta della famiglia Misseri ad Avetrana e nella campagna dove è stato rinvenuto il corpo di Sarah Scazzi. Michele Misseri era giunto in mattinata nel paese con le forze dell'ordine, gli inquirenti e il suo avvocato, dopo le nuove rivelazioni fatte ieri sera, quando ha accusato la figlia Sabrina, anch'essa in carcere, di essere l'unica colpevole dell'omicidio di Sarah.
Per sei ore ieri Misseri ha reso dichiarazioni spontanee ai pm. Oggi è tornato per la seconda volta sul luogo del delitto, prima nella villetta dove abitava con la famiglia prima dell'arresto per l'omicidio della nipotina, poi nella campagna dove si trova il pozzo che per 40 giorni ha nascosto il corpo della nipote.
Tuttavia, anche dopo la nuova versione sull'omicidio, il quadro delle imputazioni sia a carico dell'uomo sia della figlia Sabrina non sarebbe cambiato: per Michele Misseri restano le accuse di omicidio, occultamento di cadavere e vilipendio di cadavere, mentre a Sabrina vengono contestati i reati di sequestro di persona e concorso in omicidio.
Ieri Misseri avrebbe ritrattato la sua confessione addossando la responsabilità dell'assassinio interamente a sua figlia Sabrina, finora indagata per concorso in omicidio, e ammettendo solo per sé l'occultamento di cadavere. Ma Misseri avrebbe a quanto pare chiamato in causa anche altre persone per l'uccisione della 15enne.