House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Guerra Fli-Pdl sul logo. Casini: voteremo la sfiducia Carfagna incassa la solidarietà di La Russa e Frattini

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 12:53.

«Siamo un partito d'opposizione. Voteremo la sfiducia. Ma è importante ciò che succederà il 15 dicembre». Ha detto al Tg7, diretto da Enrico Mentana, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. «L'Udc in Campania conta e governa con il centrodestra. C'è una battaglia di potere e a molti interessa fare affari alle spalle dei cittadini. Mara Carfagna ha la mia solidarietà, perché fa una battaglia giusta, di pulizia. Io sono per dare a Caldoro, che è una persona perbene, la gestione dei termovalorizzatori. Le province scalpitano, ma dovrebbero già gestire i rifiuti e non riescono a farlo», ha spiegato Casini.

Bocchino sfida il Pdl sul simbolo: Berlusconi non può più usarlo fino al 2014

L'ultimo contatto tra loro risale a venerdì scorso. Quando, dopo l'atterraggio a Lisbona dove ha preso parte al vertice Nato, Silvio Berlusconi l'ha chiamata per raccogliere il suo sfogo promettendole un incontro nei prossimi giorni. Ora il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, è in attesa di capire se dal premier o dal Pdl arriveranno risposte convincenti alle questioni che lei ha posto sul tappeto. Per il momento, raccontano dal suo entourage, non c'è ancora in programma un faccia a faccia con il Cavaliere (potrebbero vedersi però al prossimo Cdm), ma il ministro ha letto positivamente gli attestati di solidarietà di Franco Frattini e Ignazio La Russa. E intanto oggi ha avuto un colloquio con il sottosegretario Gianni Letta. Mentre la sua acerrima avversaria, Alessandra Mussolini, avverte. «O la Carfagna mi chiede pubblicamente scusa (in una intervista al Mattino il ministro le ha dato della vajassa che significa donna di strada in dialetto napoletano, ndr) o io non voto la fiducia il 14».

Carfagna non lo dice esplicitamente, ma la sua domanda di rinnovamento passa per l'esautoramento del coordinatore campano del Pdl, l'ex sottosegretario Nicola Cosentino, il suo nemico numero uno. Lei, però, non si fa illusioni. Sa che un azzeramento del Pdl campano non è all'ordine del giorno prima del voto sulla fiducia anche perché Cosentino e i suoi uomini possono contare su un discreto pacchetto di consensi in Parlamento e potrebbero creare parecchie grane al Cavaliere se decidessero di non votare la fiducia. Una minaccia, per la verità, che l'ex sottosegretario ha già agitato subito dopo il varo da parte del Cdm del decreto sui rifiuti che affida al governatore Stefano Caldoro poteri commissariali, sottraendo la gestione esclusiva ai presidenti delle province interessate (Edmondo Cirielli e Luigi Cesaro, entrambi legati a Cosentino).

L’articolo continua sotto

Casini: non ci piace la Lega. Se cambiano siederemo al tavolo (Ansa)

Casini: ci siederemo al tavolo, ma serve un governo d'armistizio

«Se vogliono cambiare ci siederemo al tavolo ma ci aspettiamo fatti». Lo ha detto il leader

ll ministro Carfagna: voto la fiducia e il 15 dicembre mi dimetto

«Non farò mancare la fiducia a Berlusconi, ma il 15 dicembre rassegnerò le mie dimissioni dal

Berlusconi può vincere ma un minuto dopo tornare a logorarsi

Berlusconi può vincere ma un minuto dopo tornare a logorarsi

Di qui al 14 dicembre, più di tre settimane, si giocherà una partita di nervi. Senza eventi

La carriera politica di Mara Carfagna per immagini

Tags Correlati: Alessandra Mussolini | Berlusconi | Cirielli-Cesaro | Enrico Letta | Enrico Mentana | Gianni Letta | Giorgio Napolitano | Governo | Italia | Italo Bocchino | Luca Cordero Di Montezemolo | Luigi Cesaro | Mara Carfagna | Nato | Nicola Cosentino | PDL | Salerno | Silvio Berlusconi | Stefano Caldoro | Udc

 

Ma quel decreto non è mai giunto al Colle, come ha precisato oggi il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Un'anomalia che racconta tutta la difficoltà del premier di arrivare a una soluzione che non faccia esplodere le tensioni che agitano il Pdl. «La formulazione uscita dal Cdm - è il ragionamento sviluppato nell'entourage della Carfagna - ci soddisfa, ma anche noi siamo in attesa di vedere il testo del decreto». Di cui, al momento, non ci sono tracce. Carfagna aspetta dunque di vedere se l'asse Cosentino-Cirielli-Cesaro avrà la meglio e riuscirà a imporre la sua linea sulla gestione dei rifiuti in Campania. Lei vuole un segnale di discontinuità, ma nega qualsiasi passaggio a Futuro e libertà. «Se non arriveranno risposte il 15 dirò addio a tutto: al governo, al Pdl e al Parlamento», è la linea ribadita nelle ultime ore.

La polemica dentro il partito è poi tutt'altro che sopita. «Obiettivamente il problema esiste», ha detto il ministro La Russa spiegando di aver avuto un chiarimento con Carfagna e dando atto al ministro per le Pari opportunità che il nodo Cosentino, quello è il «problema» che «oggettivamente esiste», sta sul tavolo del Pdl. E anche Franco Frattini ha sposato la linea del ministro sottolineando che «se anche Cosentino prendesse il 75% dei voti al congresso locale, ci sarebbe da fare una seria riflessione sull'opportunità che possa essere rinominato». Carfagna ha quindi incassato anche la solidarietà del governatore Stefano Caldoro. Che ha definito la titolare delle Pari opportunità «un ottimo ministro di un Governo che sta operando molto bene». E in merito allo scontro Carfagna-Cosentino, ha aggiunto: «È necessario un rinnovamento della classe dirigente ma questo non deve essere mai fatto contro nessuno». Chi invece non smette di attaccare il ministro è il presidente della provincia di Salerno, Edmondo Cirielli. «Sono basito dal suo comportamento scorretto nei confronti del premier che le ha dato tutto in politica». Poi la difesa di Cosentino («è una persona corretta») e un nuovo affondo contro il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Sul territorio è ormai guerra tra provincia e comune.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da