Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2010 alle ore 12:21.
Una mano tesa ai centristi per rendere più agevole il percorso parlamentare del decreto rifiuti. Il provvedimento arriva oggi pomeriggio al voto dell'aula (l'inizio della votazione è previsto per le 16.30) e dovrebbe recepire gli emendamenti dell'Udc. Ma soprattutto non essere oggetto di imboscate dei finiani. Roberto Rao, braccio destro di Pier Ferdinando Casini, assicura.«Ci accoglieranno diversi emendamenti - spiega -. Potremmo votare sì nell'interesse dei cittadini». Mentre Benedetto Della Vedova, portavoce nazionale di Futuro e Libertà, garantisce un atteggiamento responsabile. «Noi siamo persone serie - taglia corto Benedetto Della Vedova, portavoce nazionale di Futuro e libertà -. Siamo per correggere il decreto e per votarlo». C'è il rischio di imboscate? «Non possiamo - prosegue - fare battaglie contro i napoletani».
È sempre emergenza rifiuti: i sindaci del napoletano chiedono l'intervento dell'Esercito
Al via un tavolo tecnico per i rifiuti di Napoli: 600 tonnellate al giorno smaltite in altre regioni
Nessuna trappola all'orizzonte, quindi, ma è chiaro che sui singoli emendamenti i deputati di Fli daranno comunque battaglia tanto per tenere in tensione la maggioranza. Ieri il relatore del provvedimento, Agostino Ghiglia, capogruppo Pdl in commissione Ambiente, aveva chiesto di attendere il parere della commissione Bilancio (che dovrebbe arrivare oggi alle 13).Richiesta che sia il Pd che l'Udc avevano letto come un tentativo di prendere tempo per evitare possibili imboscate dei finiani. Ma il rinvio non è arrivato e oggi pomeriggio in aula si vedrà se l'annunciata non belligeranza di Fli sarà seguita dai fatti.
I finiani, secondo quanto risulta al Sole24ore. com, sembrano comunque intenzionati a dar battaglia soprattutto sul terreno delle due mozioni anti-ministri che arriveranno presto al le forche caudine di Montecitorio. Secondo il calendario stilato stamane dalla conferenza dei capigruppo il rollino di marcia della maggioranza è il seguente: dopo il dl rifiuti sarà la volta della proposta di legge per incentivazione della libera imprenditorialità e poi si passerà alle mozioni. Nell'ordine: il ritiro delle deleghe al ministro Roberto Calderoli, la mozione Fli sulla Rai e infine la sfiducia al ministro Sandro Bondi. Ed è su Calderoli e Bondi che la maggioranza rischia nuovi scivoloni.