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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 16:28.
Voto finale martedì 22 dicembre per il decreto sull'emergenza rifiuti in Campania. L'aula della Camera ha concluso l'esame degli emendamenti, dopo una mattinata di stop and go per risolvere alcune contrapposizione sulla gestione dei rifiuti tra i presidenti delle province (due di quelle campane sono, peraltro anche deputati: Luigi Cesaro a Napoli e Edmondo Cirielli a Salerno) e i sindaci. Con risultati non proprio positivi, visto che è giunto l'annuncio di voto contrario del presidente della commissione Difesa di Montecitorio Edmondo Cirielli (Pdl), che è anche presidente della provincia di Salerno.
Cirielli (Pdl) ritiene che il testo non affronti le criticità dell'emergenza
Cirielli ritiene che il testo «predisposto dal ministro Prestigiacomo non affronta minimamente le criticità dell'emergenza in Campania». Spiega che non tiene conto del dramma dei tanti lavoratori del ciclo dei rifiuti che da mesi non percepiscono lo stipendio, perché i Comuni non versano la Tarsu ai Consorzi e alle società provinciali. Nulla di concreto, poi, per Cirielli, viene indicato per l'insufficienza della disponibilità sul versante discariche. «Questo mentre ci si attarda sul falso problema delle competenze e delle nomine di eventuali commissari per la realizzazione dei termovalorizzatori».
Per il ministro Prestigiacomo l'esecutivo ha i numeri
Si dice, invece, soddisfatta il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo: «su un decreto importante l'esecutivo sta dimostrando a Montecitorio di avere numeri e capacità politica per affrontare i passaggi parlamentari più delicati, anche accogliendo emendamenti migliorativi, proposti da entrambi gli schieramenti, che comunque non intaccano l'impostazione del Governo».
Pollice verso del Pd
«Un testo del tutto inadeguato, con scelte sbagliate che aggraveranno l'emergenza rifiuti smentendo clamorosamente i miracoli continuamente annunciati dal premier», hanno dichiarato la capogruppo del Pd nella commissione Ambiente, Raffaella Mariani e il deputato democratico eletto in Campania Tino Iannuzzi. Fra gli emendamenti bocciati quello del Pd che chiedeva che «i comuni della regione Campania, singolarmente o in forma associata, esercitano le funzioni in materia di gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani». No anche all'emendamento secondo cui «la regione campania é tenuta ad approvare il piano regionale per la prevenzione e riduzione dei rifiuti contestualmente al piano regionale per la gestione dei rifiuti». No anche a un altro emendamento Pd che chiedeva di restituire al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, le competenze per la realizzazione del termovalorizzatore della cittadina campana. Respinto anche l'emendamento che chiedeva la dichiarazione dello stato di emergenza in Campania da parte del governo.