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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2010 alle ore 11:27.
«La giornata di ieri si è svolta ovunque senza incidenti» a differenza di quanto accaduto lo scorso 14 dicembre a Roma. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenuto in Aula alla Camera sulle mobilitazioni di protesta sulla legge di riforma dell'Università. «Non c'è stato nessun incidente degno di nota - ha aggiunto - salvo a Palermo» dove ci sono stati tentativi di assalto alla sede della Regione Sicilia e alla Questura. «Brutta cosa - ha detto il Ministro - l'assalto a questa, simbolo della lotta alla mafia. Vedere lanciare pietre, bottiglie e uova contro un avamposto della lotta alla mafia - ha concluso - mi ha profondamente rattristato».
Maroni, riferendosi alla giornata di ieri a Roma, ha detto che «la mobilitazione è avvenuta senza incidenti», anche grazie alla scelta di prefetto e questore di garantire il pronto intervento «senza istituire zone rosse e militarizzare il territorio». Diverso, ha aggiunto, quanto avvenuto lo scorso 14 dicembre nella Capitale. In quella occasione c'è stata una «novità rispetto ad altre manifestazioni di dissenso anche forti degli ultimi anni»: i cortei «sono stati presi ostaggio da gruppi di violenti che avevano il solo scopo di sfregiare la città, colpire le istituzioni democratiche e le forze dell'ordine».
«Sono infondate le ipotesi sulla presenza di provocatori, di infiltrati, tra le forze dell'ordine che hanno gestito la manifestazione a Roma dello scorso 14 dicembre», ha poi ribadito, spiegando che si tratta di tesi «gratuitamente offensive nei confronti degli operatori delle forze ordine che in uno scenario di vera e propria guerriglia urbana hanno agito con senso di responsabilità esemplare. Solo grazie a loro - ha aggiunto - non ci sono state vittime o feriti gravi. I professionisti della violenza non possono trovare sponda da nessuno ma devono isolati e perseguiti con il massimo del rigore».
Il ministro ha concluso affermando che il «diritto al dissenso è sacrosanto e sarà sempre garantito dalle forze dell'ordine, ma la violenza sarà sempre contrastata con ogni mezzo».