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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2010 alle ore 13:11.
Incontri ravvicinati di tipo ovale. I rugbysti non vanno in vacanza e la Celtic League propone due turni fatti esclusivamente di derby nazionali. In virtù di un calendario non proprio lineare, la pratica del confronto diretto si risolverà nelle due giornate di vigilia: il 24 dicembre Benetton-Aironi a Treviso, il 31 Aironi-Benetton a Viadana. I primi incontri tutti "nostri" nel supercampionato che già ragguppava le migliori selezioni di Irlanda, Galles e Scozia e che da quest'anno ha aperto le porte all'Italia.
Partite molto attese, nell'ambiente, che daranno un contributo alla valutazione di un'intera stagione. Finora ha indubbiamente fatto meglio il Benetton, almeno in Celtic League: si trova in nona posizione (dopo essere stato anche quarto), mentre gli Aironi sono ultimi e hanno raccolto solo sconfitte. Però la franchigia lombardo-emiliana - con il gallese Rowland Phillips che da poche settimane è passato da vice allenatore di Franco Bernini a head coach, e con l'ingresso del tecnico federale Gianluca Guidi come allenatore dei trequarti - ha piazzato una zampata importante nella Heineken Cup, battendo nientemeno che i vicecampioni d'Europa del Biarritz. Un 28-27 interno che, nel bilancio dopo quattro turni, rimane l'unico successo italiano nella Champions league del rugby.
Il Benetton era andato a sua volta vicino all'impresa con gli inglesi del Leicester nella prima partita della competizione, disputata a Monigo e finita 34-29 per gli ospiti, ma in seguito non sono più stati capaci di offrire prestazioni allo stesso livello. E questo vale anche per la Celtic League. I biancoverdi, forti di una mischia in grado di reggere il confronto su scala internazionale e pronti a lanciare nell'arena Tommaso Benvenuti, forse il trequarti più promettente in prospettiva azzurra da diversi anni a questa parte, si sono avviati con il piede sull'acceleratore, aggiudicandosi tre delle prime cinque partite. Poi hanno rallentato: una vittoria in quattro turni e un certo appannamento nel gioco.
Costante, per entrambe le formazioni, lo scarso rendimento in trasferta. Dall'estero le nostre sono sempre tornate sconfitte, senza raccogliere neppure qualche punto di bonus. Vedremo se il fattore campo mantiene tutta questa importanza anche nei due derby.