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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2010 alle ore 15:34.
Nuova condanna, altri sei anni di carcere. L'ex patron della Yukos, Michail Khodorkovskj, ed il suo socio Platon Lebedev sono stati condannati ad altri 6 anni di carcere oltre agli otto già decisi nel primo processo (di cui sette già scontati), per un totale quindi di 14 anni di carcere.
Il rivale di Putin uscirà di carcere nel 2016
La condanna, arrivata oggi al quarto giorno della lettura della sentenza del secondo processo a carico dell'ex oligarca russo, che aveva osato sfidare Vladimir Putin. Il processo era stato intentato per appropriazione indebita di migliaia di tonnellate di petrolio ai danni della Yukos. Il giudice Viktor Danilkin - spiega l'Itar-Tass - ha ridotto la pena, portandola complessivamente a 13,5 anni considerando che l'ex patron di Yukos ed il suo socio hanno già scontato 7 degli 8 anni cui erano stati condannati nel corso del primo processo per evasione e frode fiscale. Khodorkovskj, che doveva essere rilasciato ad ottobre 2011, rimarrà così in carcere per almeno altri 5 anni e mezzo fino al 2016. «La corte ha stabilito che Khodorkovskj e Lebedev e altri membri del gruppo criminale hanno usato il denaro di cui si erano indebitamente appropriati in gran parte per arricchirsi. Parte del denaro è stato investito in compagnie per l'estrazione del greggio e per il raffinamento per creare ulteriori malversazioni», ha detto in aula il giudice Danilkin. La corte ha poi stabilito che la Yukos ha siglato «finti accordi» con le sussidiarie «Yuganskneftegas, Samaraneftegas e Tomskneft per l'acquisto e la vendita di petrolio alla metà del prezzo di mercato». I giudici hanno accusato Khodorkovsky e Lebedev dell'appropriazione indebita di 218 tonnellate di petrolio (per un valore stimato di 97,5 milioni di dollari).
La difesa ricorrerà in appello: processo illegale
«Non è un giudizio ma una procedura illegale», ha detto il legale di Khodorkovski, l'avvocato Iuri Schmidt, dopo l'annuncio della pena. «Ci sono state pressioni del potere esecutivo, attualmente guidato da Putin», ha aggiunto. A metà dicembre Putin aveva detto che i crimini di Khodorkovskj erano stati «provati» dalla giustizia e che «un ladro deve andare in prigione». La difesa aveva allora denunciato una «ingerenza diretta» nel processo. Tra il presidente e il premier russo non c'è un medesimo sentire rispetto a questto caso. Qualche giorno fa il consigliere del presidente Dmitri Medvedev, Igor Iourguens, ha detto che l'assoluzione di Khodorkoskj sarebbe stata una buona notizia, una decisione «giusta e pragmatica». Davanti al tribunale di Mosca oggi durante la lettura della sentenza si sono radunate 2-300 persone, che hanno scandito slogan come «Libertà, libertà per i prigionieri politici». La difesa dell'ex magnate del petrolio russo farà appello contro la sentenza