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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2011 alle ore 16:02.
«O sei pronta a tutto oppure prendi il taxi e te ne vai». È quanto si legge nelle intercettazioni tra due ragazze che compaiono nell'invito a comparire della procura di Milano al premier Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da chi ha potuto leggere le carte e pubblicato dall'Ansa.
Ruby: «Ho chiesto 5 milioni a Berlusconi»
Negli atti allegati alla richiesta di autorizzazione alla Camera della Procura di Milano ci sarebbero anche alcune intercettazioni telefoniche in cui Ruby, secondo quanto apprende l'Agi, sosterrebbe di aver chiesto soldi per uscire dalla vicenda che l'ha portata agli onori delle cronache per aver frequentato la casa del premier ed essere stata "salvata" dalla comunità cui era destinata dopo essere stata fermata in questura. «Il mio caso è quello che spaventa tutti e sta superando» il caso della Daddario, di Letizia. Direbbe, parlando con la madre di Sergio Corsaro, e aggiungerebbe: «Io ho parlato con Silvio - ci sarebbe scritto nero su bianco - gli ho detto... che ne voglio uscire con qualcosa...5 milioni...5 milioni» a confronto «del macchiamento del mio nome». In un'altra telefonata, con Sergio Corsaro, all'epoca suo fidanzato ufficiale, Ruby sosterebbe anche «Ma non siamo preoccupati per niente» perchè «Silvio mi chiama di continuo...» poi aggiungerebbe: «Mi ha detto cerca di passare per pazza e racconta cazzate». Ruby ancora a Corsaro riferirebbe che «lui mi ha chiamato dicendomi ti do quanti soldi vuoi», ti «pago» ti metto «tutto in oro ma l'importante è che nascondi tutto..... Non dire niente a nessuno». Si tratterebbe di telefonate telefonate recenti , fatte a fine ottobre. Negli atti ci sarebbe anche una telefonata fra Emilio Fede e Lele Mora in cui si parla di una certa R.B. (nome e cognome esplicitati) del 1984 come di una che «...ha preso possesso di tutto..pretende di tutto. Lui è preso...».
«Lo chiamano tutte amore»
«È allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte "amore", "tesorino". Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì... Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano». È quanto si legge nelle intercettazioni tra "T.M. e B.V." riportate nell'invito a comparire della procura di Milano a Silvio Berlusconi, sempre secondo quanto riferito da chi ha potuto leggere le carte e pubblicato dall'Ansa.