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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2011 alle ore 20:06.
Il governo andrà avanti sulla strada della riforma della normativa sulle intercettazioni e su quella delle riforme costituzionali che toccano la giustizia. A dirlo il guardasigilli Angelino Alfano nella sua relazione al Senato sull'amministrazione della giustizia. Alfano ha proposto a maggioranza e opposizione un' «agenda alternativa»sul piano d'azione per rendere efficiente la giustizia nel quale possa convergere il consenso, anche del centrosinistra, su alcuni obiettivi, anche se non su tutti.
Il Guardasigilli propone un'agenda alternativa
Il ministro sulla riforma ha proposto «un' agenda alternativa che - ha detto Alfano - ritengo possa essere ampiamente condivisa e che vede tra gli obiettivi da raggiungere quello dello smaltimento dell'arretrato civile, della riforma della magistratura onoraria, quello della riforma delle associazioni senza fine di lucro, senza certo abdicare sulla riforma delle intercettazioni e su quelle costituzionali».
Per il ministro hanno remato contro anche i tagli imposti dalla crisi
Il ministro ha anche elencato, tra gli elementi che hanno remato contro il pacchetto di riforme della giustizia, non solo l'azione dell'opposizione, ma anche i tagli imposti dalla crisi economica, e la resistenza «proveniente dall'interno stesso degli uffici giudiziari che sono arroccati alla difesa della situazione esistente».