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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2011 alle ore 15:20.
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ai margini della riunione dell'Ecofin spiega quello che il Sole 24 Ore in edicola ha definito «l'euroclub della tripla A». «È stata solo una riunione tecnica»: così Tremonti ha risposto a chi gli chiedeva se la riunione dei sei paesi con la tripla À che ha preceduto lunedì sera l'Eurogruppo possa rappresentare la nascita di un nuovo formato. «Non vedo scenari politici», ha affermato Tremonti, che poi ha proseguito con una battuta: «Se un paese mi dice "noi abbiamo la tripla A", io gli rispondo "noi 22 miliardi voi 180"», riferendosi al fatto che le banche italiane sono molto meno esposte rispetto a quelle di altri paesi spesso considerati più virtuosi.
La partita della Bce
La candidatura del belga Peter Praet e della slovacca Elena Kohutikova a membro del board della Bce al posto della tedesca Geltrude Tumpel-Gugerell «non aumenta né riduce» le possibilità degli attuali candidati per la corsa alla presidenza dell'Eurotower, ha spiegato Tremonti. I due candidati alla successione di Jean-Claude Trichet sono il presidente della Bundesbank Axel Weber e il governatore di Bankitalia e presidente del Financial stability board Mario Draghi.
«Per l'Italia la disciplina fiscale è fondamentale»
«Per l'Italia la disciplina fiscale è fondamentale. Ma vogliamo anche più controlli sulla solidità della finanza privata e delle banche. Questo è l'approccio giusto, la via maestra»: lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sempre nel corso della conferenza stampa al termine della riunione dell'Ecofin. «Quello che l'Italia sta cercando di spiegare - ha sottolineato - è che l'attuale crisi non è solo una crisi dei debiti pubblici ma anche della finanza privata, delle banche. Pensare che sia solo una questione di debiti pubblici sarebbe un errore»
Premier?
«Parliamo d'altro». Così infine Tremonti ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano della possibilità di un governo a sua guida.