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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2011 alle ore 16:40.
Dalle carte processuali dei pm milanesi che accusano Silvio Berlusconi di concussione e prostituzione minorile spuntano nuovi dettagli sulle serate ad Arcore e sulla presenza di Ruby a villa San Martino. «Ruby mi disse di aver fatto sesso» con il Cavaliere. È quanto si legge in uno dei verbali contenuti nell'invito a comparire inviato al premier dalla procura di Milano. A parlare è Caterina Pasquino, la donna che denunciò la giovane marocchina per il furto di 3mila euro e di alcuni oggetti in oro. Dall'analisi dei traffici telefonici della giovane,
allegata agli atti inviati dalla procura di Milano, emerge poi che Ruby è stata ad Arcore 13 volte: il 14-20-21-27 e 28 febbraio, il 9 marzo, il 4-5-24-25-26 aprile e il primo e il 2 maggio. Il cellulare della ragazza è stato infatti agganciato alla cellula di Arcore in più occasioni tra il mese tra febbraio e maggio del 2010.
Il racconto della giovane marocchina all'amica
Nei verbali gli inquirenti chiedono alla Pasquino conferma del fatto che Ruby frequentasse gente famosa. «Ricordo - risponde la donna - che diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio a casa del quale è stata spesso dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, il quale le dava molto denaro». E proprio attorno al denaro chiesto dalla giovane marocchina ruota una delle intercettazioni trascritte dai pm meneghini negli atti trasmessi a Montecitorio con cui si chiede l'autorizzazione a perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia del premier e uomo chiave nella vicenda.
L'incontro tra Ruby e il tesoriere del premier
Secondo le registrazioni, infatti, Ruby avrebbe chiesto soldi a Spinelli con il quale si è incontrata almeno in un'occasione. La giovane marocchina telefona più di una volta al contabile spiegando di essere «nella merda» e di avere bisogno di denaro anche dopo che il suo caso è esploso sui giornali. In una delle conversazioni intercettate Ruby chiede a Spinelli «solamente 5mila euro» e racconta di «aver cercato di chiamare Villa Grazioli (Palazzo Grazioli, residenza romana del premier, ndr) e San Martino» per tentare di parlare con Berlusconi. Il tesoriere ascolta lo sfogo di Ruby e risponde che avrebbe parlato al più presto con il premier. Alla fine incontra la giovane a Milano 2: un contatto che, secondo i pm, serve per consegnarle i soldi.