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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2011 alle ore 13:01.
Continuano ad affluire i dati parziali relativi al referendum della settimana scorsa sulla secessione del Sudan meridionale dal resto del Paese, e confermano una volta di più che i sì all'indipendenza della regione hanno stravinto ovunque.
È quanto emerge dallo scrutinio svoltosi in sette 'Wilayat', o Stati, sui dieci in cui si articola il Sud: si tratti di risultati preliminari, ovvero di semplici tendenze basate sulle proiezioni, i voti favorevoli alla separazione dal Nord hanno oltrepassato la soglia del 90 per cento negli Stati di Equatoria Orientale, Unità, Laghi, Jonglei, Warrap, Bahr al-Ghazal Occidentale ed Equatoria Centrale, dove si trova la capitale regionale, Juba.
In quest'ultima città i sì hanno raggiunto il 97,5 per cento sul totale dei suffragi espressi: lo hanno riferito fonti degli uffici locali della Commissione organizzatrice della consultazione. Al momento non sono invece state fornite cifre di sorta dai restanti 'Wilayat': Equatoria Occidentale, Alto Nilo e Bahr al-Ghazal Settentrionale. Ieri la stessa Commissione aveva annunciato che l'affluenza media è stata pari al 96 per cento degli aventi diritto, con punte del 97 per cento tra gli espatriati e un comunque ragguardevole 50 per cento tra i sud-sudanesi trasferitisi al Nord.