House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Sull'Irpef la trattativa finale

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2011 alle ore 13:57.

Sblocco dell'addizionale Irpef e ridisegno dell'imposta municipale sugli immobili, garanzie sulla dinamica del gettito e battesimo della tassa di soggiorno. Sono i punti principali, accanto all'ampliamento della tassa di soggiorno a tutti i comuni, su cui si eserciteranno domani i tavoli di confronto fra il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il collega alla Semplificazione Roberto Calderoli e i sindaci per fare uscire dalle secche il decreto sul federalismo municipale e portarlo il più "coperto" possibile alla prova finale in bicamerale.

Il governo venerdì ha offerto un'apertura sostanziale alle richieste dei comuni; ora, oltre a "spaccare il capello in quattro" come annunciato da Calderoli, si tratta di far decidere la politica. Il «sì» dei comuni tecnicamente non è indispensabile, ma è quello politico il piano più delicato per le sorti della riforma. Un via libera dei sindaci è indispensabile per puntellare un iter arrivato all'appuntamento con la roulette della bicamerale, dove il governo non ha la maggioranza e il Terzo Polo rimane assai tiepido sul progetto: «Senza modifiche il nostro no è certo» ha chiarito per esempio Luca Galletti (Udc) in un'intervista al Sole 24 Ore, e anche l'approccio del finiano Mario Baldassari è decisamente critico. Ancora nulla da fare dalle parti del Pd: «La bozza attuale - spiega Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria democratica - è addirittura meno federalista del decentramento che avevamo prima dell`attuale governo a trazione leghista». Al di là della tassa di soggiorno, bocciata da operatori e parte dell'opposizione, sono due i temi decisivi sul tavolo del federalismo municipale.

Addizionale Irpef
È il cuore della partita, perché spendibile da subito: i sindaci la chiedono da mesi, perché il congelamento delle entrate lascia come unica leva quella delle tariffe. Già negli ultimi due anni le richieste per trasporti, asili nido e rifiuti sono cresciute in modo vigoroso ma, è l'obiezione diffusa, le tariffe sono regressive, perché riguardano da vicino chi ha più bisogno dei servizi comunali e cioè le famiglie con i redditi medio-bassi. La via d'uscita passerebbe dalla scelta di lasciare ai sindaci la possibilità di ritoccare già con i bilanci di quest'anno, che devono essere chiusi entro marzo, le aliquote dell'Irpef comunale, senza alzare almeno per ora il tetto massimo dello 0,8 per cento (con l'eccezione di Roma); la decisione riguarderebbe soprattutto le città (come Venezia, Brescia o Milano) che sono state sorprese dal congelamento nel 2008 con aliquote basse o a zero.

L’articolo continua sotto

Il governo apre alle proposte dei sindaci, intesa più vicina. Cambiano Imu e tassa di soggiorno

Il governo apre alle proposte dei sindaci, intesa più vicina. Cambiano Imu e tassa di soggiorno

Il federalismo municipale ricorda sempre più una partita a poker. Alle aperture del governo è

No dei comuni al federalismo di Calderoli. Bossi: o la riforma o si va al voto. Il punto (video) di Folli

Il testo del decreto sul fisco municipale contiene al suo interno «molte incertezze su numerosi

Dal 2011 cedolare secca, doppia aliquota. Sì alla tassa di soggiorno fino a 5 euro

Sì alla tassa di soggiorno fino a 5 euro. Doppia aliquota per la cedolare secca: ecco come si calcola

Cedolare secca sugli affitti da quest'anno con doppia aliquota al 20% sui canoni concordati e al

Tags Correlati: Cdl | Giulio Tremonti | Irpef | Luca Galletti | Mario Baldassari | Maurizio Migliavacca | Pd | Roberto Calderoli | Udc

 

Le pressioni sul tema esercitate dai sindaci finora hanno prodotto un'addizionale futuribile, che dovrebbe sostituire progressivamente la compartecipazione Irpef del 2%, ma il meccanismo non avrebbe effetti sui conti 2011. Il nodo più delicato, come mostra l'esperienza del decreto sul fisco regionale, è come far andare d'accordo una rinata libertà fiscale dei sindaci con la clausola di invarianza della pressione che presidia tutta la riforma.

Imposta municipale
Anche sull'Imu sul possesso degli immobili i numeri si incrociano con i nodi politici. Finora, nonostante le promesse del primo testo del decreto, l'aliquota di riferimento non è mai stata messa nero su bianco, anche perché la nuova base imponibile imporrebbe una cifra più alta. I tecnici al lavoro per il governo hanno sempre assicurato che il passaggio, grazie anche all'abolizione di alcune imposte come l'Irpef sui redditi fondiari, sarebbe stato a costo zero per i contribuenti, ma un'aliquota del 10,6 per mille (come quella che emergerebbe dai calcoli attuali) rispetto al 6,4 per mille medio dell'Irpef ordinaria ha anche un problema di "presentabilità" politica. La bozza di mercoledì ha provato a rimandare alla legge di stabilità il compito di fissare il valore di riferimento della nuova tassa, ma l'idea è stata bocciata dai comuni: «Questa ipotesi azzera l'autonomia», hanno ribattuto, senza contare che i bilanci preventivi hanno un orizzonte triennale e quindi imporrebbero di conoscere con certezza la dinamica delle entrate.

L'idea che si è fatta strada ora è quella di cambiare i confini della base imponibile, che arruolerebbe in formula piena, con l'aliquota ordinaria, gli immobili strumentali delle imprese; per loro l'abbattimento del 50% sull'aliquota, anziché automatico, sarebbe rimandato alla scelta dei singoli comuni. Il meccanismo amplia gli immobili tassati, e secondo i calcoli girati ieri e venerdì sui tavoli del governo permetterebbe di fissare le richieste fra il 7,4 e il 7,8 per mille, cioè un numero molto più simile a quello offerto oggi dall'Ici ordinaria: a pagare il conto sarebbero le imprese, ma i comuni potrebbero avere la possibilità anche di modulare le richieste in base alle categorie di soggetti economici (come accade per l'Irap).

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da